Democrazia futurista: dinamismo politico. F. T. Marinetti

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Название Democrazia futurista: dinamismo politico
Автор произведения F. T. Marinetti
Жанр Документальная литература
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Издательство Документальная литература
Год выпуска 0
isbn 4064066071004



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Partito Politico Futurista vuole inoltre con un anticlericalismo intransigentissimo liberare [pg!22] l'Italia dalle chiese, dai preti, dai frati, dalle monache, dai ceri e dalle campane.

      Il Partito Futurista ha come unica religione l'Italia di domani, non ammette mezzi termini, esige senz'altro l'espulsione del Papato.

      Il manifesto del Partito Politico Futurista dichiarava nel febbraio 1918:

      «Mantenere l'esercito e la marina in efficienza fino allo smembramento dell'Impero austro-ungarico. Poi, diminuire gli effettivi al minimo, preparando invece numerosissimi quadri di ufficiali con rapide istruzioni. Esempio: duecentomila uomini con sessantamila ufficiali, la cui istruzione può essere suddivisa in quattro corsi trimestrali ogni anno. Educazione militare e sportiva nelle scuole. Preparazione di una completa mobilitazione industriale (armi e munizioni) da realizzarsi in caso di guerra contemporaneamente alla mobilitazione militare. Tutti pronti, con la minore spesa, per una eventuale guerra o una eventuale rivoluzione».

      Poichè lo smembramento dell'Impero austro-ungarico è un fatto compiuto, noi crediamo di superare questa concezione propugnando senz'altro l'abolizione della coscrizione, la creazione di un piccolo esercito volontario che organizzerà le nostre colonie e sarà il punto di partenza di una eventuale improvvisazione di grande esercito in caso di guerra. [pg!23]

       Indice

      La servaccia e i quadri degli antenati.

      La vita italiana si riduce a una convivenza cretina di quadri d'antenati e di una lurida servaccia.

      Sotto i quadri d'antenati senza autorità e senza prestigio che spandono intorno in una penombra tediosa pessimismo, pedantismo, austerità professorale, verbalismo patriottico e polvere di Roma antica, s'aggira sporca taccagna provinciale brindellona la servaccia che fa tutto male, tiene malissimo la casa, non vuole migliorare nulla, perde le giornate a verificare le spese di cucina, ha sempre paura di spendere e di rovinarsi ed è tronfia perchè sa fare una minestra non troppo salata che costa poco.

      I quadri d'antenati sussurrano: «ricordate le legioni romane, l'urbe.... I padri conversanti lunghesso il Fiume Sacro....».

      La servaccia spiega freneticamente come mediante le sue chiacchiere coi fornitori e la sua pertinacia turbolenta sa conservare il prestigio del padrone di casa, si tiene in buoni rapporti col dottore, ecc. [pg!26]

      Vanta il suo eroico libero pensiero perchè fa le corna dietro le spalle ai preti.

      Va però in chiesa, è amica del delegato e sa veramente strangolare una spaventosa economia.

      La servaccia e i quadri d'antenati si rivoltano ferocemente all'idea di cambiar casa.

      Sono d'accordo anche sulla conservazione della polvere, dei tarli, dei topi, della muffa, dei prefetti, ecc.

      I quadri d'antenati si chiamano Boselli e Salandra, la servaccia si chiama Giolitti o Bissolati. [pg!27]

       Indice

      Ideologie sfasciate dalla conflagrazione.

      1º La conflagrazione ha prodotto lo sfasciamento del concetto religioso della Provvidenza e dell'intervento divino negli avvenimenti terrestri.

      2º La conflagrazione ha prodotto lo sfasciamento delle logiche e dei sistemi filosofici quadrati e chiusi. Un sintomo: il suicidio tentato dal filosofo Ardigò.

      3º La conflagrazione ha prodotto la glorificazione della forza brutale e del diritto compenetrati.

      La conflagrazione cominciò con una aggressione della Forza Bruta al Diritto. Il Diritto, invenzione audace del cervello umano come l'Amore Puro Eterno Unico è un freno ideale creato per contenere nei limiti le forze brutali. Il Diritto però esagerò le sue pretese esagerando in quietismo, pietismo, pacifismo internazionalista, rammollimento fisiologico, ipertrofia del cervello a scapito della muscolatura. Il Diritto così gradualmente minacciava di evirare sviare e ammosciare l'umanità. [pg!30]

      Gli Imperi Centrali furono evidentemente scelti dal grande Equilibrio Universale delle forze per ristabilire i diritti della forza brutale contro gli eccessi del Diritto.

      Scoppiò la lotta fra il Diritto, gran freno spirituale, e la Forza che ha per ragione d'essere la sua stessa sfrenatezza.

      Se gli Imperi Centrali avessero avuto oltre alla forza il genio elastico improvvisatore avrebbero vinto e soppresso le razze avvelenate di pacifismo, che credevano di potersi difendere con l'unica arma del Diritto.

      Gli Imperi Centrali avevano invece come zavorra pericolosa il preparazionismo pedantesco professorale, aprioristico della loro razza, che tolse loro ogni divinazione, ogni agilità improvvisatrice.

      L'Intesa, formata di razze malate di pacifismo e padrone assolute del Diritto, fu più volte colpita e quasi atterrata imparando così a proprie spese a valutare la forza brutale e la necessità della violenza e imparando inoltre a svalutare un poco la fragile benchè esistente divinità del Diritto.

      L'Intesa vinse gli Imperi Centrali poichè seppe — combattendo — imparare da loro quel poco che potevano insegnare. Dall'Intesa vittoriosa nasce una concezione di nuova umanità veramente futurista, fatta di violenza rivoluzionaria, elastica, improvvisatrice, eroica di spirito, muscoli, ferro.

      Gli Imperi Centrali servirono unicamente a dare con la loro aggressione una lezione di forza brutale [pg!31] al Diritto. Il Diritto esce dalla lotta agilissimo ma inguainato di duttile acciaio.

      Non dimentichiamo il favoritismo esplicito e palese che le forze misteriose dimostrarono nel dosare sui campi di battaglia le temperature, le intemperie invernali alle offensive germaniche. Uragani, pioggie, nevi, collaborarono fino all'ultima fase con Hindenburg e Ludendorff.

      Le forze misteriose dirigevano così la guerra, formidabile coito che tendeva a mescolare e ad equilibrare la Forza e il Diritto, compenetrandoli in un corpo a corpo sanguinario.

      La Forza doveva sverginare il Diritto, fecondarlo di nuova forza e morire perchè nascesse un Diritto più forte.

      4º La conflagrazione ha prodotto coi suoi contraccolpi lo sfasciamento dell'Amor Puro. L'amor puro con tutti i suoi corollarî di fedeltà e di costrizioni matrimoniali è l'esagerazione e degenerazione dell'amore fisico: coito naturale. Così il Pacifismo pietista è l'esagerazione e la degenerazione del Diritto.

      La conflagrazione costrinse l'umanità a delle forme d'amore libero, fugace, senza domani.

      Abbiamo avuto la fusione delle razze più lontane che si rinforzavano così fisiologicamente.

      Molti maschi diversi di razze diversissime venuti da tutte le parti del mondo per unirsi in coiti imprevisti e veloci con una sola donna. Sfasciamento del matrimonio tradizionale, dispersione della famiglia, amore libero e rapido. Sfasciamento [pg!32] delle tradizioni e delle abitudini sentimentali. Bonifica brutale del cuore-pantano dove si ferma la carne-istinto.

      La conflagrazione, sintesi di patriottismo accanito, di militarismo, di garibaldinismo improvvisatore, di forza rivoluzionaria, d'imperialismo e di spirito democratico, ha sconfessato tutti i partiti politici, ridicolizzato tutti i calcoli diplomatici, frantumato tutti i quietismi, sgretolato o spaccato tutti i passatismi, e rinnovato il mondo.

      La conflagrazione ha liberato igienicamente il mondo da tutti i mediovalismi (Czarismo, Kaiserismo, ecc.).

      La conflagrazione ha dimostrato il fallimento inevitabile del concetto di preparazione metodica di quadratura pesante e di cultura.

      La conflagrazione ha dimostrato il trionfo del concetto d'improvvisazione elastica intensiva. La preparazione stanca e irrita la Fortuna. L'improvvisazione attira e seduce la Fortuna.

      La conflagrazione ha sviluppato