Название | Novelle e paesi valdostani |
---|---|
Автор произведения | Giacosa Giuseppe |
Жанр | Зарубежная классика |
Серия | |
Издательство | Зарубежная классика |
Год выпуска | 0 |
isbn |
Quella gente industriosa e calma nella lunga stagione d'inverno lavora sempre a migliorarsi il nido con minutezza infantile. Ogni nuovo bisogno, ogni nuovo capriccio suggerisce nuovi artifizi sottilissimi che accusano un ingegno stretto, un amore sviscerato della casa, un bisogno continuo di operosità ed una grande ricchezza di tempo. Ogni inverno scava nelle pareti qualche nuovo ripostiglio, vi nasconde qualche tavola o piano che s'abbassa a volontà e si richiude senza più apparire, qualche braccio di legno che si allunga per sostenere matasse di filo, pezzuole, panni, lucerne, e si ripiega in se stesso e rientra nell'assito lasciandolo liscio come prima; ordisce qualche congegno misterioso ed intricato per aprir le finestre o per dar fieno alle vacche senza muoversi da sedere: aggiunte e migliorie che hanno l'aria di trastulli, e lo sono veramente, e formano l'orgoglio dei padroni e fanno sorridere i visitatori.
Di fuori, le case povere sono costrutte in muratura fino al primo piano donde giungono al tetto per via di tronchi d'abete sovrapposti, mentre delle più agiate il muro tiene tutta l'altezza. Così le une come le altre non hanno mai più di due piani oltre il terreno, ogni piano apre sulla facciata quattro o sei finestre e nel mezzo una porta che mette ad un ballatoio di legno lungo quanto la casa.
La casa di Guglielmo Rhedy era tutta in muratura. L'aveva fabbricata un tale Lysbak, birraio arricchitosi in Baviera, al quale, mentre attendeva a compirla internamente, erano capitati dei rovesci di fortuna che lo avevano fermato a mezz'opera. La casetta a destra verso il torrente ed il corpo di mezzo, cioè la scala, essendo ultimate, il Lysbak era venuto a dimorarvi colla moglie e la figliuola, lasciando l'altra casetta così com'era, le muraglie ritte, le finestre senza telai, sbarrate soltanto quelle a terreno. Cresciute le strettezze, il Lysbak aveva dopo due anni venduta quella parte di casa ed i prati in giro al padre di Guglielmo, il quale, raffazzonatala alla meglio, ci aveva installate le sue venticinque vacche, la sua grassa persona ed una gigantessa di domestica, vero serventone da fatica. Guglielmo era allora caporale di artiglieria a Pisa.
Fra il Lysbak ed il padre Rhedy non si era però, malgrado la vicinanza, stretta nessuna sorta di amicizia. Tutt'altro. Il primo, sempre col pensiero alle speculazioni tentate per rifarsi e fallite, respingeva col silenzio le vanterie del secondo e non rideva mai delle sue grosse facezie; questi aveva finito per aversene a male e aveva smesso di parlargli tenendolo per superbo. Di più in paese chiamavano: madama e madamigella la moglie e la figlia del Lysbak, locchè urtava i nervi al Rhedy, che le sapeva senza risorse. La grossa fantesca da principio, per un senso di bontà, si era profferta di aiutare le due signore al disbrigo delle maggiori fatiche domestiche; ma queste, che non avrebbero potuto ricompensarla, ne avevano rifiutato i servigi. Ne era seguìto uno stato di ostilità muto e rabbioso, che si risolveva in mille piccole trafitture da una parte, in una paziente ed altera indifferenza dall'altra. Quel po' di spazio piano davanti alla casa era stato diviso da uno steccato che segnava i confini delle due proprietà e ciascuno viveva dalla sua.
Конец ознакомительного фрагмента.
Текст предоставлен ООО «ЛитРес».
Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию на ЛитРес.
Безопасно оплатить книгу можно банковской картой Visa, MasterCard, Maestro, со счета мобильного телефона, с платежного терминала, в салоне МТС или Связной, через PayPal, WebMoney, Яндекс.Деньги, QIWI Кошелек, бонусными картами или другим удобным Вам способом.