Gli Esclusi. Owen Jones

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Название Gli Esclusi
Автор произведения Owen Jones
Жанр Зарубежное фэнтези
Серия
Издательство Зарубежное фэнтези
Год выпуска 0
isbn 9788835423737



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non è male … Che cos’è? Sento che mi sta già facendo bene”.

      Heng bevve con entusiasmo.

      “Questo è … ehm … un frullato con delle erbe. Buono, vero?”

      “Sì, Zia, molto buono … molto rinfrescante. Ce n’è ancora?”

      Wan guardò la vecchia Sciamana, che annuì. Wan versò un altro bicchiere e aiutò suo marito a bere.

      “Oh, Heng, sono contenta”, disse Da, “penso che con questo frullato abbiamo trovato la soluzione al tuo malanno, nonostante ciò sono sicura che possiamo perfezionarlo. Forse potremmo trovare altri ingredienti per cambiare il gusto di volta in volta, sai, altrimenti diventa noioso”.

      “Sì, Zia, sapevo che saresti venuta in mio soccorso”.

      “Qualsiasi cosa per la mia famiglia, è stata una gioia essere d’aiuto”, rispose, concedendogli un raro, ma sincero, sorriso affettuoso.

      Mescolò il resto del sangue e del latte con delle erbe in una pinta e poi disse:

      “Heng, penso che ora dovresti riposarti. Guarda, ti lascio più frullato per dopo, io, di sotto, mostrerò alla tua famiglia come prepararlo, d’accordo? Tu stai tranquillo e chiamami se hai bisogno di qualcosa. Per ora ti saluto, rimettiti presto”.

      Una volta che tutti si erano accomodati sul grande tavolo in giardino e Wan aveva portato frutta e acqua fresca, Da prese il controllo della riunione di famiglia.

      “Come ho detto in precedenza, non ho mai visto un caso così grave di questo tipo, ma sembra che la mia esperienza e gli Spiriti Guida mi abbiano condotto alla corretta soluzione.

      “Tuttavia, finora abbiamo usato solamente ciò che chiamiamo ‘mezzo di emergenza’. Diciamoci la verità, abbiamo dato a Heng il sangue degli animali, i quali non mangiano le stesse cose di noi umani, per cui gli manca ancora qualche elemento vitale.

      “Quello che dobbiamo fare è fargli avere un apporto costante e regolare di sangue di animali che si cibano di ciò che mangiamo noi. Più sia avvicina, meglio è per Heng.

      “Sappiamo che non tutti assumono ciò che il corpo richiede ogni giorno, perciò supponiamo che anche per Heng sia lo stesso: se gli dessimo sempre il sangue di gallina, gli mancherebbero molti nutrienti e solo quella parte di lui che si accosta alla gallina crescerà e sopravvivrà in maniera adeguata.

      “Lo stesso accadrebbe se bevesse sempre il sangue di capra, perché, alla lunga, l’erba non può essere sufficiente agli umani”.

      “Cosa vorresti dire, Zia Da?”, chiese Den, “Che dobbiamo trovargli del sangue di scimmia?”

      “Beh, più o meno è quello che stavo dicendo, sì, Den, ma le scimmie non mangiano esattamente quello che mangiamo noi, giusto?”

      Lasciò che il significato di ciò che stava dicendo si insinuasse dentro di loro. Din ci arrivò per prima.

      “Zia, vuoi dire che papà avrà bisogno di un apporto regolare di sangue umano?”

      “Sì, Din, questa sarebbe la via più facile e, forse, l’unica soluzione a lungo termine. Se non riuscite a fargli avere regolarmente sangue umano, dovrete fornirgli una grande quantità di sangue proveniente da tanti tipi di animali diversi per potervi avvicinare al regime alimentare umano. Per esempio, la dieta dei maiali è molto simile alla nostra, ma non mangiano la frutta e nemmeno la loro stessa carne.

      “Suppongo che possiate ‘sacrificare’ qualche maiale solo per Heng e nutrirli in modo specifico per produrre il giusto sangue e integrare con il sangue di altri animali, ma, ripeto, richiederebbe un grande sforzo. Potreste fare un cocktail di sangue di pollo, di capra, di maiale, di cane e di gatto e tenerlo nel frigo, ma nessuno lo ha mai fatto, che io sappia … i risultati sarebbero imprevedibili.

      “La soluzione è chiara come il sole ed è: sangue umano.

      “Abbiamo controllato i campioni di vostro padre ormai sette ore fa e già la prova era chiara.

      “Lui non ha sangue!

      “Zero assoluto!

      “Nemmeno una goccia!

      “Ve lo mostro”. Da prese dal suo zaino il muschio avvolto nella foglia di banano. “Questo è il campione di urina di vostro padre. Guardate”. Gli diede fuoco. “Il fuoco crepita un po’ a causa dell’umidità, ma, osservate: nessun colore nella fiamma, quindi niente vitamine né sali, perciò non c’è niente nel sangue. Ha solo acqua nelle vene, anche se è ancora un po’ rossastra.

      “Potremmo fargli uscire un po’ di sangue dopo e verificare, se volete. Se avesse avuto sangue vero e proprio, il muschio ormai si sarebbe seccato e la fiamma avrebbe emesso dei colori.

      “Lo stesso è accaduto con la pietra, guardate! Heng ha sputato qui, ma nessun segno di sali, niente, quindi, di nuovo, solo acqua. Vostro padre non ha sangue dentro di lui.

      “Neanche un po’!”

      “È così grave, Zia Sciamana?”, chiese Den.

      “Grave? Grave? Ragazzo mio, una persona non può vivere senza sangue!

      “Ti voglio molto bene, Den, ma a volte sei così ottuso! Solo le donne hai in testa, come tutti i ragazzi della tua età!

      “E, comunque, fuori dal santuario è solo ‘Zia’.

      “Vostro padre si è trasformato in un vampiro … ha morso qualcuno di voi di recente?”

      “No, Zia, forse ha morso le capre, ma noi non potremmo mai saperlo”, rispose Den.

      “Oh, questo è molto grave, molto, molto grave. Ho sentito parlare di casi del genere, ma non ne ho mai visto nessuno in tutta la mia … la mia … ehm, vasta esperienza”.

      “Wow”, disse Den, “Papà si è trasformato in un Pee Pob, un vero vampiro? Aspetta che lo dica ai miei amici! Heng, il Pee Pob! È grandioso!”

      “Morirà presto?”, chiese Din.

      “Stiamo cercando di salvarlo, Din, faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità, ma questo significa che non potete dirlo a nessuno. Den! Hai capito? Nes-su-no, nes-su-no, stupido ragazzo!

      “Sei sicura che il giovanotto sia un Lee, Wan?”, chiese con un’occhiata accusatoria a Wan, la quale, a sua volta, la guardava con tutta l’irriverenza che poteva avere verso una vecchia donna che aveva appena salvato suo marito da morte certa.

      “Perciò, ecco qua. Queste sono le vostre opzioni. In fin dei conti, la decisione spetta a voi, a tutti e quattro, visto che sarete voi che dovrete procurarvi il ‘rimedio’ che Heng dovrà assumere per il resto della sua vita, dato che non esiste una cura per questa condizione”.

      Da si concedette di crollare su uno dei supporti per il tetto e chiuse gli occhi come se avesse chiuso un libro e avesse finito un capitolo. La famiglia la osservò, poi tornarono a guardarsi tra di loro, domandandosi come sarebbero usciti da quella situazione.

      Mentre Zia Da sembrava essere in trance o, addirittura, nel mondo dei sogni, gli altri tre discutevano sul da farsi.

      “Beh”, disse Wan, “non possiamo chiedere il sangue agli abitanti, no? La maggior parte di loro non riesce a sollevare una tazza di riso, figuriamoci se gli chiedessimo una pinta di sangue, inoltre, non possiamo nemmeno permetterci di comprarlo da qualcuno”.

      “Potremmo catturare i turisti, raccogliere il loro sangue in alcune bottiglie e tenerle in frigo …” , disse Den.

      “Non abbiamo molti turisti quassù, Den”, disse sua madre, facendo schioccare la lingua.

      “Potremmo provare con il cocktail di sangue animale e ogni mese potremmo donare noi stessi una pinta di sangue”, si intromise Din.

      “Mmm, non so quanto sangue può dare una persona in un anno, ma dodici pinte mi sembrano davvero tante. Bel pensiero, comunque, tesoro.

      “Forse,