Il Tempo È Mio Amico. Silvia Martinengo

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Название Il Tempo È Mio Amico
Автор произведения Silvia Martinengo
Жанр Личностный рост
Серия
Издательство Личностный рост
Год выпуска 0
isbn 9788835401339



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invece fa sentire bene perché è positiva, significa che siamo solo all’inizio, che il meglio deve ancora venire e cosi sarà. Almeno per me, e se posso farlo io, potete anche voi!

      Vi prego non credete a chi vi dice che siete troppo vecchi per qualche cosa. Non è vero. Nessuno ha il diritto di dirvi cosa potete fare in base alla vostra età.

      Dentro di noi c’è un’energia cosi eterna e cosi potente da illuminare il mondo. Solo noi sappiamo davvero se siamo pronti per fare qualcosa o se ci sentiamo ancora determinati per continuare a farla ma di certo non siamo e non saremo mai troppo vecchi.

      Pensate al futuro come a qualcosa che porterà grandi cose, nuovi inizi ed esso sarà tale. Una benedizione che ci darà grandi soddisfazioni e nuove gioie. Il fatto che non abbiamo avuto occasione per il momento di fare certe cose non vuol dire che non l’avremo in futuro. Probabilmente non eravamo ancora pronti.

      Io ho sempre creduto nella cosa giusta al momento giusto. Ognuno però ha tempi diversi ed uno scopo diverso nella vita. Lezioni da imparare e sulle quali meditare. Io per esempio ho preso lezioni di piano a diciotto anni perché sentivo che era arrivato il momento di farlo. Ero pronta per imparare. Non pensavo certo di mettermi in concorrenza con chi aveva iniziato prima. Perché mai avrei dovuto farlo? Per me il momento giusto era quello.

      Pensate a Louise Hay, ha fondato la “Hay house” a sessant’anni, età in cui generalmente le persone si ritirano dal lavoro. Beh invece lei ha iniziato un’avventura che l’ha portata a lavorare per i successivi trent’anni mettendo in piedi una casa editrice con sedi anche all’estero. Praticamente un impero. Cosa sarebbe successo se avesse ascoltato qualcuno che le diceva: “Ma Louise, sei troppo vecchia per fondare una casa editrice, vai in pensione”.

      Louise aveva solo sessant’anni e tutta la vita davanti. Oggi la sua casa editrice va alla grande anche dopo la sua scomparsa avvenuta nell’estate del 2017.

      Persone come lei servono da esempio per spronarci a fare come lei o addirittura meglio. Perché no?

      Non importa da che età partiamo a fare qualcosa, l’importante è farla.

      Se avremo bisogno dell’aiuto degli altri lo chiederemo, nessuno dice che si debba fare tutto da soli.

      Non lasciamoci influenzare da quello che pensano gli altri. Anche perché a volte siamo noi a pensare chissà che di quello che pensano gli altri su di noi.

      Non sappiamo davvero come ci vedono e comunque è affare loro. Noi dobbiamo essere solo noi stessi. Solo così saremo autentici.

      Essere autentici significa essere fedeli a se stessi. Se sappiamo chi siamo sappiamo anche come amarci e prenderci cura di noi al meglio. Perciò amiamoci ed ameremo anche la nostra età, qualunque essa sia.

       CAPITOLO SECONDO

       Segreto numero 2: il fitness (fisico e mentale)

      Trovo che il fitness sia un modo meraviglioso di dimostrare amore al nostro corpo. Allenarlo con passione, con cura ma senza stressarlo. Non è necessario ammazzarsi in palestra basta essere regolari negli esercizi.

      Secondo me il fitness fisico va accompagnato a quello mentale, poiché qualunque esercizio, almeno per me, se fatto preparandosi anche mentalmente con le giuste intenzioni, la perfetta concentrazione, rende il doppio.

      Prima di praticare gli esercizi penso al risultato che voglio ottenere e mi fermo un momento a meditare. Ciò mi è molto utile e non impiego più di un minuto per concentrarmi. Quando faccio esercizi con un’attitudine mentale più centrata, i risultati sono migliori.

      Da piccola non praticavo sport perché non mi piaceva nessuno sport in particolare. Poi con la costruzione della piscina nella mia casa, nell’anno 1994 tutto è cambiato. Nuotare per ore mi ha dato una resistenza che non sapevo di avere. I primi anni mi limitavo a nuotare per tutta l’estate poi durante l’inverno facevo una lunga letargica pausa. Pochi anni fa ho scoperto l’hidrobike. La prima volta che l’ho provata, nella palestra presso la quale mi ero iscritta, la lezione con l’istruttrice mi ha sconvolta. A dire la verità non sapevo bene cosa aspettarmi. Amo molto stare in acqua, amo andare in bici, quindi mi sentivo incuriosita, attratta. La prima lezione però non mi piacque per niente. Mi sembrava non facesse per me, perciò pensai di non praticarla più.

      Dopo qualche anno però ho trovato di seconda mano una splendida bici che era in vendita ad un favoloso prezzo e per giunta vicino a Novara. Da allora le mie estati si sono arricchite di circa 2 ore al giorno di hidrobike.

      Mi sgonfia rapidamente, mi aiuta a scaricare la tensione e mi diverto nel praticarla. Non potrei più farne a meno. In palestra ho scoperto anche il tapis roulant, sempre praticato nell’acqua. Molto bello ed efficace. Ciò che mi ha convinta a fare gli esercizi in acqua ed a preferirli agli altri è stato studiarne i benefici. Il fatto che non ci sia la gravità di mezzo, non fa troppo affaticare il cuore, si brucia di più, migliora la respirazione, la circolazione sanguigna e non si hanno indolenzimenti scendendo dalla bici (cosa che mi uccide ogni volta che faccio la cyclette).

      Anche la pelle migliora di aspetto, grazie al continuo massaggio dell’acqua. È uno strumento davvero potente per tenersi in forma. La cyclette è ottima e mi piace ma i risultati se paragonati all’hidrobike sono più lenti.

      Adoro andare a fare lunghi giri in bicicletta. A causa del traffico naturalmente non si può godere della stessa rilassatezza delle altre due, però che bello andare in bici. Specialmente vicino alle risaie, quando l’acqua scintilla come se fosse un calmo mare.

      Qualche anno fa finalmente ebbi modo di praticare uno sport che sognavo da sempre: l’equitazione.

      Amo gli animali, quindi stare con loro mi rende felice; non conoscevo i cavalli ed ho cominciato a familiarizzare con loro velocemente e con enorme piacere. Sono animali fenomenali belli ed intelligenti, dolci e sensibili. Ma questo lo sanno tutti!

      Per questo ho praticato e vorrei continuare a praticare equitazione. Perché si fa moltissima ginnastica in sella e l’equilibrio migliora tanto. Prima ho imparato lo stile all’americana, poi ho praticato un po’ quello all’inglese. Ve li consiglio. Potete praticarli entrambi o provarne uno solo scegliendo in base a quello che vi fa sentire meglio.

      Se credete che il cavallo sia il solo a fare esercizio, vi sbagliate, si lavora molto, specialmente di gambe.

      Il momento più bello è quando si è in perfetta sintonia con i movimenti del cavallo. Un po’ come quando suonando il piano finalmente le due mani suonano insieme senza incasinarsi più.

      Quelli sono i momenti magici che ti fanno dire: ”sì, ho fatto la scelta giusta ciò che faccio mi piace e sto andando alla grande”.

      Un’altra scoperta che ho fatto che mi piace moltissimo è il Tai chi. Lo adoro. Viene definito ”meditazione in movimento”, perché lo è.

      Ho iniziato a praticarlo in palestra e poi ho continuato per conto mio. Per ora pratico lo stile yang, ma voglio imparare anche lo stile chen ed il sun. Ce n’è un altro che addirittura utilizza la spada e non vedo l’ora di provarlo. Però con l’istruttore onde evitare inutili rischi.

      Tai chi è meraviglioso, pura armonia sia da guardare che da praticare.

      A me ha aiutato moltissimo a migliorare ulteriormente l’equilibrio che come vi ho detto in precedenza avevo già allenato con l’equitazione. Nel Tai chi la lentezza è importante. Più i movimenti sono lenti, meglio è. Lo stile yang è composto da ventiquattro forme. Praticare tali forme permette all’energia di fluire armoniosamente nel corpo. È davvero bello. Provatelo se vi va, mi ringrazierete. Anche chi gong è fantastico. Un po’ diverso dal Tai chi, ma a me è servito molto praticarlo. Infatti mi ha aiutato a lavorare con la mia energia portandomi ad un livello superiore. Sono movimenti belli da fare e molto piacevoli.

      Per questo dico che il fitness deve essere sia fisico che mentale, perché se vogliamo mantenerci alla grande, dobbiamo lavorare su due livelli.

      Il