Название | Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 6 |
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Автор произведения | Edward Gibbon |
Жанр | Зарубежная классика |
Серия | |
Издательство | Зарубежная классика |
Год выпуска | 0 |
isbn |
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Sinesio passò tre anni (dal 397 al 400) in Costantinopoli, come deputato da Cirene all'Imperatore Arcadio. Esso gli presentò una corona d'oro, e recitò in sua presenza l'istruttiva orazione de Regno (p. 1-32
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Sinesio,
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… Qui foedera rumpit
Ditatur; qui servat, eget: vastator Achivae
Gentis et Epirum nuper populatus inultam
Praesidet Illyrico: jam, quos obsedit, amicos
Ingreditur muros; illis responsa daturus,
Quorum conjugibus potitur, natosque peremit.
Claudiano,
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Giornandes c. 29. p. 651. L'istorico Goto aggiunge con insolito spirito:
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odiisque anceps Discors, civilibus Orbis,
Non sua vis tutata diu, dum foedera fallax
Ludit, et alternae perjuria venditat aulae.
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Alpibus Italiae ruptis penetrabis ad urbem.
Quest'autentica predizione fu annunziata da Alarico, o almeno da Claudiano (
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I migliori materiali che abbiamo, sono 970 versi di Claudiano nel poema della guerra Gotica, e nel principio di quello, che celebra il sesto consolato d'Onorio. Zosimo è in perfetto silenzio; e noi siam ridotti a quegli avanzi o piuttosto bricioli, che possiam trovare in Orosio e nelle Croniche.
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Non ostanti gli errori grossolani di Giornandes, che confonde fra loro le guerre Italiche d'Alarico (c. 29) la data, che ei cita del Consolato di Stilicone e d'Aureliano (an. 400) è fissa e rispettabile. Egli è certo, secondo Claudiano (Tillem.,
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Gioviano, nemico del celibato e de' digiuni, che fu perseguitato ed insultato dal furioso Girolamo (Jortin.,
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L'epigramma
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Ingentem meminit parvo qui germine quercum,
Aequaevumque videt consenuisse nemus
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Claudian.,
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Dal passo di Paolino, che è allegato dal Baronio (
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Si descrivono eccellentemente la faccia del paese, e l'ardire di Stilicone,
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Venit et extremis legio praetenta Britannis,
Quae Scoto dat fraena truci… (De Bell. Get. 416).
Pure la più rapida marcia da Edimburgo, o da Newcastle a Milano esigeva necessariamente uno spazio di tempo più lungo di quello che Claudiano pare che assegni alla durata della guerra Gotica.
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Ogni viaggiatore dee rammentarsi la situazione della Lombardia (Vedi Fontanelle Tom. V. p. 279) che è spesso tormentata da una capricciosa ed irregolare abbondanza di acque. Gli Austriaci avanti a Genova erano accampati nel secco letto della Polcevera, nè sarebbe (dice il Muratori) «mai passato per la mente a que' buoni Alemanni, che quel picciolo torrente potesse, per così dire, in un istante cangiarsi in un terribil gigante»
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Claudiano, in vero, non risponde chiaramente alla nostra domanda, dove trovavasi Onorio medesimo? Pure la fuga viene indicata dalla caccia, e si conferma la mia idea della guerra Gotica dai Critici Italiani, Sigonio (T. I. P. II. 369
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Può indicarsi a quest'effetto una delle strade, che si trovano negl'Itinerarj (p. 98, 288, 294) con le note del Wesseling. Asti è qualche miglio sulla destra.
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Asti o Asta, colonia Romana, è presentemente la capitale d'una piacevol Contea, che nel decimosesto secolo passò ne' Duchi di Savoia (Leandro Alberti,
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Hanc ego vel victor regno, vel morte tenebo
Victus, humum etc.
I discorsi (
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Ad Orosio (l. VII. c. 37) fa colpo l'empietà de' Romani, che attaccarono la Domenica di Pasqua Cristiani così devoti. Pure nel tempo stesso facevansi pubbliche preghiere alle reliquie di S. Tommaso d'Edessa per la distruzione dell'Arriano devastatore. Vedi Tillemont (
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I vestigi di Pollenzia giaciono venticinque miglia al sud-est di Torino.
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Orosio desidera d'indicare in dubbiosa parole la disfatta de' Romani;
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Demens Ausonidum gemmata monilia matrum,
Romanasque alta famulas cervice petebat.
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Claudiano (
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La