verso le opinioni di coloro, i quali sono in grado costituiti, e tanto per gli onori, che sono loro usati, quanto per la ricchezza e magnificenza loro ragguardevoli. Essendo pertanto gl'intelletti degli Americani intieramente liberi per questo conto, esercitavano quest'istessa libertà di pensare anche in altri oggetti alla religione non pertinenti, e specialmente nelle materie di governo; alla quale investigazione s'erano, a' tempi del soggiorno loro nella prima patria, grandemente avvezzati. Abbondavano nelle colonie, più che in ogni altra contrada, i legisti, i quali, siccome sono soliti di cavare il sottile dal sottile, sono ordinariamente in un paese governato da un principe assoluto, i più efficaci avvocati della potenza sua; ed in un paese libero i più utili difenditori della libertà. Quindi era nato l'uso fra gli Americani quasi universale di quelle acute disquisizioni, che sono proprie dei teologanti e dei legisti, le quali ingenerano spesso negl'intelletti umani l'ostinazione e l'ambizione nella propria sentenza; e per molto, che e' dicessero in fatto della libertà politica e religiosa, non era mai che paresse loro di averne detto abbastanza. E siccome lo studio delle belle lettere e delle nobili discipline aveva già fatto notabili progressi in America, così condivan'eglino queste disquisizioni con un bel dire; la qual cosa, siccome dall'un canto allettava e lusingava i sostenitori di queste opinioni, dall'altro le rendeva più efficaci, e più addentro le imprimeva nella mente degli uditori. Le massime repubblicane divenivano una dottrina comune; e la memoria dei puritani, e di quelli che, nelle vicende sanguinose dell'Inghilterra, avevano le parti del popolo seguitate, e perciò incontrata la morte, era portata a cielo. Questi erano i padri, questi i martiri loro. Di questi, delle virtù ed imprese, dell'infelice, come che agli occhi proprj de' coloni tanto onorevole fine loro, udivano i figliuoli americani i genitori parlare di continuo. Se il ritratto del Re prima della rivoluzione si osservava per l'ordinario in ogni cosa, non è che non si vedessero ancora vicino ad esso quelli di coloro, i quali a' tempi di Carlo primo la propria vita diedero per difendere ciò ch'e' chiamavano le libertà anglicane. E non si può dire con quanta allegrezza ricevuto abbiano le novelle delle vittorie dei repubblicani in Inghilterra; nè con quanto dolore quelle del ristoramento della monarchia nella persona di Carlo secondo. In tal modo e le inclinazioni loro e le massime erano egualmente contrarie allo stato ed alla chiesa anglicani; e come che modesti ed aggiustati di natura fossero, tutta via mettean fuori spesso di que' motti, i quali manifestavano un odio gravissimo contro gli ordini politici e religiosi della comune madre. Chi voleva il favore popolesco accattare, dovea in questi modi essere indulgente a sè stesso; e per lo contrario gli Anglicani, i quali però erano pochissimi, o chi gli avvocava, ne erano disgraziati. Ma ogni cosa, nella Nuova-Inghilterra principalmente, concorreva a mantener vive le radici di queste propensioni ed opinioni. Pochi libri avevano i coloni; ma questi in mano di tutti, e per lo più trattavano di cose di governo secondo il temporale; ovvero la storia tramandavano delle persecuzioni dai puritani loro antenati sopportate. Quelli perseguitati nella antica patria, per le credenze loro in fatto della chiesa, o dello Stato avere con animosa deliberazione amato meglio abbandonarla, attraversando un mare vastissimo, fuggendo nelle più rimote ed inospitali regioni, a fine di poterle liberamente e pubblicamente professare; per sì generoso disegno avere in non cale posti tutti i piaceri e le delizie di quella gentil terra, dove erano nati ed educati; e quali travagli, quali fatiche quali pericoli non aver eglino incontrati su pe' quei nuovi e selvaggi lidi? Ogni cosa essere loro contraria stata; i corpi non avvezzi ai freddi invernali ed ai calori estivi, gli uni e gli altri smisurati, del cielo americano; scarsi i terreni abitabili; il suolo ritroso; l'aria pestilente; una morte immatura avere i più de' primi stabilitori rapito; e quelli, che alle influenze ed alle miserie sopravvissero, avere avuto a combattere, per assicurare le nascenti sedi, coi nativi, feroce gente ed infiammata di sdegno, siccome quelli che vedevano per la prima volta un popolo straniero, non mai più nè veduto nè udito per lo innanzi, insignorirsi di quelle terre, delle quali erano stati per sì lungo tempo i soli occupatori e signori; avere i coloni colla pazienza e coll'ardire superato a poco a poco tutti questi impedimenti; la qual cosa, se dall'un de' lati procurò ad essi più quiete ed una miglior condizione di vita, dall'altro diede maggior baldanza ed opinione di sè medesimi con una elevazione d'animo non ordinaria. Oltre a ciò, siccome i casi prosperi, od avversi, che una generazione d'uomini abbiano insieme incontrato, e la ricordanza loro legano in singolar modo gli animi di quelli e più gli stringono, ed all'un l'altro affezionano; così gli Americani avevano tra di sè non solo que' vincoli, i quali l'uno coll'altro congiungono gli uomini della medesima nazione per l'identità della lingua, delle leggi, del cielo, dei costumi, ma di più quelli, che derivano da un destino medesimo in quelle rivoluzioni, alle quali un popolo sia stato soggetto; onde offerivano al mondo come quasi un'immagine di quelle congregazioni d'uomini viventi non solamente colle leggi comuni della generale società, in cui e' sono, ma ancora con alcune regole e statuti particolari e proprj, ai quali si sono volontariamente sottoposti. Il che suol dare, oltre ad un'opinione comune, anche uno zelo ed entusiasmo comune.
Non si deve passare sotto silenzio, che anche la condizione della società nelle colonie americane dell'Inghilterra doveva rendere gli abitanti avversi ad ogni specie di superiorità; ed alla libertà inclinati. Là non v'era che una sola classe d'uomini. La mediocrità della condizione loro non invitava i magnati d'Europa a recarsi su quelle spiagge; le ricchezze e gli onori ereditari non vi si conoscevano. Onde nissun vestigio vi rimase della servitù feudale. La qual cosa ha dovuto una generale opinione partorire, essere tutti gli uomini per natura eguali; e difficilmente avrebbero questi abitanti persuaso a sè medesimi, dovere alla munificenza de' principi le terre loro ed i diritti civili. Pochi avevano udito ricordare la magna carta, e quelli, i quali conoscevano la storia di quell'importante periodo delle rivoluzioni inglesi, nel quale quel patto fu fermato, lo riputavano piuttosto un riconoscimento solenne dai Re d'Inghilterra fatto de' diritti del popolo, che una concessione. Siccome riconoscevano dal cielo quella protezione, la quale gli condusse in mezzo a tanti pericoli a quelle terre, dove aveano finalmente un riposo trovato, che nell'antica patria avevano cercato invano, e similmente a quella riferivano le messi dei loro ubertosi campi, unica e vera sorgente delle ricchezze loro; così non dalle concessioni dei Re della Gran-Brettagna, ma dalla bontà, e clemenza infinita del Re del mondo ripetevano ogni diritto; le quali opinioni nelle menti di un popolo, come questo era, religioso e raccolto, dovevano profonde radici, e tenacissime avere.
Per la vastità delle province occupate, e la copia delle vacanti terre ogni colono era, o poteva essere facilmente ad un tratto signore, castaldo, e lavoratore. Vivendo, e dilettandosi nella vita contadina, sotto i proprj occhj, dalle sue proprie terre, e spesso per le sue mani, ei vedeva nascere, crescere, prosperare, e maturarsi tutte le cose al vivere dell'uomo necessarie, e perciò trovavasi fuori di ogni soggezione e dependenza; e la libertà individuale è possente stimolo alla libertà civile. Ognuno poteva cacciare, uccellare, pescare a sua posta senza timore di poter fare ingiuria ad altrui; perciocchè le bandite erano in America ignote. I barchi, ed i serbatoj loro erano foreste senza fine, vasti e frequenti laghi, grandissimi fiumi, ed acque correnti d'ogni maniera con un mare infinito e libero, abbondante sopra ogni altro d'ogni sorta di pescagione. Vivendo sparsi ne' campi uno qua, e l'altro là, crebbe l'amore tra i membri della medesima famiglia; onde scemò in questi la voglia di sbrancarsi, e d'andar di scarriera; la qual cosa è spesso causa di doversi l'uomo mettere agli stipendj altrui, e contrarre abitudini servili.
La più gran parte dei coloni inglesi essendo tenitori, castaldi, e lavoratori di terre, e viventi di continuo nelle masserie, i mercatanti, i meccanici ed i manufattori sommati insieme appena che arrivassero ad un quinto della totalità degli abitanti; ed essendochè i coltivatori delle terre solamente dal cielo dipendono, e dalla propria industria, questi altri per lo contrario debbono più, o meno avvezzarsi ed accostarsi ai modi servili per potersi ai capricci degli avventori accomodare; dimodochè la gran proporzione dei primi sopra i secondi dovette necessariamente produrre in quelle colonie una foggia d'uomini independenti, i quali non essendo soliti a rimanersi, se non se all'incontro di quegli ostacoli, che la natura stessa delle cose tramette, dovevano risentirsi vivamente, e diventare renitenti ad ogni freno dall'autorità umana imposto.
Gli abitanti poi delle colonie erano anche esenti, e quasi fuori dal pericolo di pigliar i bocconi ministeriali, essendo la sede del governo così lontana, ed avendo non che provato, udito di que' zimbelli. Così non v'era là andazzo di corrompere e di esser corrotto; i maestrati erano pochi, e sì poco lucrativi da non poter dare le imbeccate.
Quell'amore verso il Sovrano, e l'antica