Название | La cartella N. 4 |
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Автор произведения | Marchesa Colombi |
Жанр | Языкознание |
Серия | |
Издательство | Языкознание |
Год выпуска | 0 |
isbn | 4064066070564 |
— «Fior di tappeti!
È un fiore ignoto al mondo dei poeti.»...
Figurarsi poi la superfluità delle Strenne! Io ci penso tutta l'annata. Ed appena passata la burrasca d'un capo d'anno, mi preparo una cartella nuova, dove raccolgo man mano i miei lavori brevi per farne un volume al capo d'anno seguente. — Quella cartella è il mio salvadanaio; è la strenna de' miei nipoti e pronipoti; è, per me, la gioia dei loro desideri appagati, dei loro baci, dei loro sorrisi; del tripudio dei bambini, delle soddisfazioni vanerelle delle giovinette, dei loro spassi, delle loro letture. — È per loro una promessa lungamente aspettata, il realizzarsi d'una speranza, una prova del mio affetto. — È per tutti un giorno di allegria, d'espansione; una festa in famiglia.
E che ansietà negli ultimi mesi dell'anno! Grandi e piccini tutti sappiamo che i doni del capo d'anno sono là in quella cartella, in quegli scartafacci della bisnonna. — Ma quelle carte non sono biglietti di banca e debbono diventare biglietti di banca; e, perchè subiscano questa metamorfosi occorre un editore.
E se l'editore non capitasse?
È una minaccia che ci impensierisce tutti, e me più di tutti.
Da qualche anno si va adottando nelle famiglie un'usanza che si chiama I desideri. Quando s'avvicinano le feste, — Natale e Capo d'anno, — ogni individuo della famiglia scrive sopra un foglietto i suoi desideri. Grandi e piccoli, modesti ed arditi, li enumera tutti; non si sa mai cosa possa accadere! La borsa dei vecchi parenti è inesauribile come il loro affetto; e la provvidenza divina è infinita.
E quei foglietti si abbandonano sopra un mobile, sul marmo del caminetto, sul tappeto, in un paniere da lavoro... Si lasciano andare dispersi per la casa. E chi deve fare un dono li trova, e, nella misura de' suoi mezzi può fare una scelta, colla certezza di offrire una cosa desiderata.
Si figurano, signori lettori, la nevicata di foglietti che vagola intorno ad una vecchia bisnonna?
— Un cappello Rubens. (Sessanta lire!)
— Un abito di Casimira guarnito di lontra. (Trecento lire!)
— La Divina commedia e l'Orlando Furioso illustrati dal Dorè. (Cinquecento lire!)
I prezzi sono io che li aggiungo colla rapidità del pensiero: la gioventù non discende alla prosa del calcolo; desidera, ambisce, spera, intollerante delle limitazioni finanziarie che inceppano la fantasia.
Fra i desideri d'una bimba di quattro anni c'era: «Una carrozzella con un asino vivo da far correre in salotto.»
La sua sorellina, non meno audace, desiderava: «Una bambola che parli, ma non di quelle che dicono sempre le stesse cose.»
Un bambino aveva messo in nota: «Un cannone che spari per davvero.»
Codesti desideri, si sa, non si appagano; ma bisogna pure appagarne qualcuno. Avevo già trovato una dozzina di foglietti, ed il novembre cominciava appena. — Mi si rizzavano in testa... le gale della cuffia, quando guardavo la mia cartella, e pensavo:
— E se l'editore non capitasse!
Le cartelle passate hanno trovato tutte il loro editore. — Cartella N. 1 Dopo il caffè. — Cartella N. 2 Serate d'inverno. — Cartella N. 3 Racconti di Natale.
Hanno dato tutte il loro frutto, e furono convertite in doni di ceppo e strenne, e sono andate.
E la Cartella N. 4? L'annata è stata cattiva; il denaro è scarso; gli scrittori vengono su da ogni parte come i funghi, alcuni pochi grandi e succosi, la maggioranza piccioletti, mingherlini, bistorti, stentatelli; alcuni velenosi. Ma tutti nascono colla passione della caccia... all'editore.
E gli editori invece diminuiscono come se ci fosse entrata la filossera. —
Io pensavo tutto codesto, e ripetevo con un brivido:
— E se l'editore non capitasse?
E mi figuravo i visi imbronciati delle mie nipotine capricciose; la delusione melanconica delle più buone; lo stupore dei bambini, il loro risentimento dinanzi alle scarpette rimaste tutta la notte al freddo sul balcone e trovate il mattino vuote e raggrinzate dal gelo. — Mi figuravo la casa triste, senza i gridi di sorpresa e di gioia, senza l'enfasi dei ringraziamenti, senza l'ansia del raccontare, senza l'entusiasmo romoroso assordante pei balocchi nuovi, senza l'animazione, l'orgasmo, la vita che anima le feste solenni.
Oh, se l'editore non fosse capitato!
Ma, per fortuna, l'editore non mi manca mai. È il dono di ceppo dell'ava; forse la provvidenza lo concede alle preghiere dei bambini.
Venne il signor Gargano di Cesena e mi domandò La Cartella N. 4. — Ed anche questi scartafacci si poterono convertire in biglietti di banca, ed anche quest'anno non mancheranno i doni di ceppo e le strenne.
Per tutti i cavallini e le carrozzelle e le armate internazionali di legno e di piombo che faranno impazzare di gioia i miei bimbi, per tutte le bambole e le casine e le cucinette ed i corredini, che inspireranno alle bambine le prime idee casalinghe e materne, pei vezzi, pegli abiti, pei buoni libri che faranno sorridere o palpitare le giovinette, io auguro al mio nuovo editore che questo libro gli porti fortuna. Che parenti ed amici glielo comprino per offrirlo in dono ai giovani delle loro famiglie, e che lui pure, come noi trovi i suoi doni di capo d'anno, nella Cartella N. 4.
La Marchesa Colombi.
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