La Mentalità Di Successo Dei Grandi Leader. Yael Eylat-Tanaka

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Название La Mentalità Di Successo Dei Grandi Leader
Автор произведения Yael Eylat-Tanaka
Жанр Общая психология
Серия
Издательство Общая психология
Год выпуска 0
isbn 9788835420224



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che sia la gratitudine che importa più di tutto. Dobbiamo riconoscere e ringraziare le influenze che ci hanno portato alla nostra vita attuale; sia se abbiamo raggiunto il nostro obiettivo con grazia e magnanimità sia che siamo ancora in viaggio.

      L’argomento del successo è enorme. Imbarcarsi in un studio completo può essere quasi impossibile. I piccoli passi in tutte le imprese sono più facili da ottenere. Quando sono divise in piccole azioni, tutte le imprese sono decisamente più facili da ottenere. È una questione di prioritizzazione e di dividere gli obiettivi in parti più gestibili. Uno degli obiettivi più difficili è mantenere il proprio peso. L’autrice ha portato la propria esperienza per proporre come superare il problema del peso in eccesso. La sua formula si può trovare in La vita a prova di dieta: i sette segreti essenziali del successo. Gli elementi del successo in questa impresa sono simili a quelli esposti ne Il libro dei valori.

      Come vedrete, il successo dipende dalla partecipazione attiva, dal pieno impegno e dalla riflessione su tutto quello che è importante per vivere pienamente la vita.

      John E. Christ, MD, Ph.D.

      Tampa, 2015

      “Se hai così tanti talenti, perché non sei ricca?” ho sentito variazioni su questo tema molte volte nel corso della mia vita, sempre con una sfumatura di disapprovazione o di completa derisione.

      Il messaggio è chiaro: il talento significa successo; il successo significa ricchezza. Quel successo potrebbe avere molte altre componenti che di solito non entrano a influenzare queste opinioni. In realtà mi sono spesso fatta delle domande su quello che ho raggiunto: ho molti talenti e alcuni di essi mi son serviti molto. Se il successo, però, è misurato dai guadagni monetari, uno stipendio milionario, una Rolls Royce in garage e un conto in banca bello ricco, allora io decisamente non ne faccio parte! Secondo quel modello, io non ce l’ho fatta.

      Un corollario quanto detto sopra è il commento, “Se sei così ricca perché stai ancora lavorando?” Di nuovo, il presupposto è che una volta che ce l’avete “fatta” e avete accumulato denaro a sufficienza, dovreste distendervi su un’amaca in spiaggia con in mano un Margarita e vedere passare la vita. Effettivamente è piuttosto popolare lodare i meriti di coloro che vanno in pensione presto, in particolare se lo fanno a 20, 30, 40 anni.

      É questo il successo?

      Donald Trump ha detto, “Il denaro non è mai stato una grossa motivazione per me, solo un modo per tenere il punteggio, la vera eccitazione è giocare la partita.” Sono pienamente d’accordo. Molte persone nella società di oggi respingerebbero questa affermazione come non sincera ma, in effetti, il denaro è solo un mezzo per un fine e vale solo come segnapunti. Questo può anche convalidare il punto di vista dei cinici per cui se una persona ha talento il “segnapunti” dovrebbe dimostrarlo. Perderebbero, però, un punto importante contenuto nella citazione precedente: l’eccitazione nel giocare la partita.

      Le nostre vite sono pervase da un sovraccarico di informazioni, da progetti da completare, attività extrascolastiche, e pianificazioni al lavoro molto esigenti. Siamo costantemente bombardati in tutti i modi da promozioni, pubblicità televisive, siti di social media, offerte postali dirette e seminari online, tutti chiaramente progettati per migliorare le nostre vite. “Realizzate tutto quello che potete!” proclamano; “Fate più denaro! ““Diventate delle stelle!” “Siate tutto quello che potete essere!” “Fate a pezzi le barriere che vi siete autoimposti!” si vantano. Per rassicurarvi, molti di quei programmi sono basati su solide ricerche scientifiche e sono senza dubbio legittimi. Non sono però i programmi stessi che devono essere contestati; è il loro fulcro.

      Ho scritto questo libro per dire la mia sensazione che il successo è molto di più del denaro e delle ricchezze. La vera ricchezza è la vita stessa – la salute, le amicizie, i legami familiari, le conoscenze, la serenità. Elevano lo spirito umano e incarnano le qualità di gratitudine verso ogni aspetto della vita. Chiunque abbia affrontato le avversità e ne sia sopravvissuto indenne, anzi, meglio, per averle sopportate, si dice che abbia più ricchezza di qualunque altro.

      Tutti noi possediamo dentro di noi le capacità di fare cose grandi. Questa non è qualche proclama utopistico, un’altra affermazione da recitare mentre si è impegnati in qualche impossibile posizione yoga. È più del pensiero positivo. É una verità immutabile. Gli esseri umani hanno la capacità di raggiungere vette altissime come ambasciatori, facilitatori di progresso, nella tecnologia e nel miglioramento dell’umanità. Per essere chiari, ci sono molti impedimenti per il raggiungimento della grandezza, ma uno dei più insidiosi può essere compreso da un singolo principio: una cattiva attitudine, una cecità verso le ricchezze della vita; l’incapacità di ammettere o riconoscere che il successo rappresenta la vita nel suo complesso, le difficoltà come i trionfi.

      L’antidoto è un cambio di paradigma.

      Cambio di paradigma

      Cosa è il successo e cosa non lo è

      Il successo è una di quelle parole fluide che è diventata un qualcosa di onnicomprensivo nel lessico moderno per denotare qualcosa che va da una promozione tanto cercata, all’essere scelti dalla propria squadra preferita di football. Il significato attribuito più frequentemente alla parola è una misura del guadagno economico che significherebbe la realizzazione di tutti i sogni di una persona. Ricchezza e prestigio simbolizzano il successo, forse a causa del fatto che se una persona ha raggiunto un grande risultato, la sua situazione economica dovrebbe rappresentare quel risultato. Dopo tutto, quale sarebbe lo scopo di creare della bella arte o di lottare per scalare posti in una società se i premi economici non facessero parte del risultato finale?

      Credo che il concetto di successo debba essere riconsiderato. Van Gogh era un uomo di successo? No, secondo gli standard di oggi. Ha lottato per vendere i suoi dipinti, era depresso e bizzarro nel comportamento ed è morto in povertà. Eppure, i suoi lavori sono esposti e ammirati in alcuni dei più prestigiosi musei del mondo, e i suoi dipinti raggiungono valutazioni incredibili alle aste. E che dire dell’ex presidente Jimmy Carter. Potrebbe essere etichettato come un uomo di successo? É stato il leader del mondo libero per un momento brillante, poi si è ritirato a una banale vita di filantropia per costruire case per i poveri e per coloro privi del diritto di voto.

      Le celebrità di Hollywood, i magnati di Wall Street, anche molti politici possono abbellire le pagine di riviste prestigiose a causa della loro influenza sulla cultura, il loro acume finanziario o le loro abilità negli affari. Rappresentano una forma di successo che siamo arrivati a riverire, ammirare e a sforzarsi di raggiungere. Come società siamo stati indottrinati ai precetti del materialismo e al raggiungimento dei risultati come simboli di una vita ben vissuta. La ricchezza stessa sembra essere il codice del successo.

      Adoriamo le celebrità. Le mettiamo su un piedistallo, che lo meritino o no. Il loro unico merito per essere famosi potrebbe essere un film che ha guadagnato milioni dollari o aver segnato il record di fuori campo. In realtà siamo completamente colti di sorpresa quando uno di questi personaggi è colto in flagrante in un complotto o, peggio, in un crimine.

      Pensiamo, per esempio, a una celebrità nel campo del golf, Tiger Woods. Bello, abile, talentuoso, con una moglie incredibilmente bella e dei bambini adorabili. Fu trovato in qualche relazione extraconiugale poco saggia e, come c’era da aspettarsi, sua moglie divorziò da lui e ci fu uno scandalo pubblico, molti dei suoi sponsor cancellarono i loro contratti con lui, e lui perse una parte significante della sua fortuna precedente. Ancora peggio, la sua popolarità soffrì molto, e posso solo immaginare che la sua autostima non andò molto meglio.

      Gli sportivi professionisti possono guadagnare dei salari a dir poco esagerati, sono adulati dalle masse e vengono presi come paragoni per il successo. Sono intervistati dai giornalisti più importanti, appaiono sulle copertine delle principali riviste, sono premiati dagli sponsor con campagne di marketing che li promuovono ancora di più e che usano