Название | Invecchiato per il Caos |
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Автор произведения | Фиона Грейс |
Жанр | Современные детективы |
Серия | Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana |
Издательство | Современные детективы |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9781094343228 |
Il cuore di Olivia si librò in volo. I suoi ambiziosi piani di esplorare la regione erano passati in secondo piano, nelle ultime settimane. La gestione del marketing della cantina e il lavoro nella sala degustazioni la tenevano molto occupata, e alla fattoria la lista delle sue faccende sembrava allungarsi costantemente. Ogni volta che arrivava alla porta d'ingresso, notava un nuovo dettaglio che richiedeva attenzione urgente. Proprio ieri, si era trattato dell'intelaiatura esterna della finestra del soggiorno. Il legno era marcito, e tutta la struttura, inclusi i vasi di fiori, era sbilenca. Se Olivia non l'avesse puntellata con delle assi, sarebbe potuta crollare.
Una giornata in compagnia di un amico era un'occasione da non perdere. Non solo sarebbe stato un piacere, ma l'avrebbe aiutata a superare le lunghe ore di apprensione prima della visita del critico. Era sicura che, in compagnia di Danilo, la giornata sarebbe volata via e non avrebbe avuto nemmeno il tempo di preoccuparsene.
"Mi piacerebbe molto,” accettò, e il volto di Danilo si illuminò alle sue parole.
CAPITOLO CINQUE
Alle nove del mattino seguente, Danilo accostò davanti al cancello d'ingresso di Olivia. Lei era in attesa di scorgere il suo pick-up e, non appena lo vide, scese di corsa al piano di sotto, salutando Erba, che stava appollaiata sulla finestra della camera da letto, a godersi il sole del mattino.
A Olivia venne in mente, mentre correva lungo il vialetto sterrato, che la predilezione della bestiola per quel davanzale poteva avere qualcosa a che fare col fatto che aveva quasi rischiato di crollare. Doveva rendere i davanzali e i balconi a prova di capra. Magari Danilo, che lavorava il legno per mestiere, poteva occuparsi di quel progetto quando aveva un po’ di tempo a disposizione.
"Buongiorno,” lo salutò mentre Danilo apriva la portiera.
Olivia salì in auto.
Aveva avvolto il frammento di vetro in uno spesso strato di fogli di giornale, prima di infilarlo in una sportina, che mise sul sedile posteriore del pick-up.
Gli interni rivestiti in pelle erano lindi e straordinariamente lussuosi. Poiché Danilo usava il mezzo per consegnare i suoi mobili finemente realizzati e altre creazioni artigianali, Olivia aveva dato per scontato che fosse pieno di segatura e di chiodi vaganti. Invece era tutto il contrario. Quel giorno avrebbe viaggiato con stile.
Danilo le passò un caffè.
"L'ho preso al forno. Che viaggio sarebbe, senza caffè?"
"È essenziale,” concordò Olivia, sorseggiando dalla tazza fumante.
Un ottimo caffè, e un'avventura nel capoluogo toscano da non perdere. Si stava già prospettando una giornata meravigliosa, decise, rilassandosi sul sedile e ammirando la campagna che sfrecciava fuori dai finestrini mentre Danilo accelerava sulla strada principale.
"Mia zia vive appena fuori Firenze,” spiegò Danilo. "Quando io e mia sorella eravamo più piccoli, passavamo i fine settimana a casa sua e andavamo in centro a visitare i monumenti. Ogni volta facevamo una strada diversa. Questo è il bello di questa città. È molto più piccola di quanto si possa pensare.”
"Si può percorrere tutta a piedi?" Chiese Olivia, sorpresa.
Ci vuole meno di un'ora per camminare da un lato all'altro del centro di Firenze. Certo, alla fine ci si mette di più, perché c'è molto da vedere lungo il percorso. Troppo per un solo giorno, quindi cercherò di ricordare cosa ci è piaciuto di più. Cosa vuoi vedere, Olivia?”
"Ponte Vecchio è sempre stato nella mia lista delle cose da vedere. E anche se non è in centro, desidero da tempo visitare il Castello del Trebbio. Se possiamo vederli entrambi oggi, lo annuncerò sui social media e pubblicherò le foto mentre siamo lì.”
Danilo sorrise.
"Sì, possiamo farlo. Mia sorella ha lavorato in una gioielleria a Ponte Vecchio. Ti faccio vedere il negozio dove ha fatto la commessa per un'estate.”
Olivia non poté fare a meno di sospirare d'invidia. Ma gli italiani almeno si rendevano conto di quanto fossero fortunati a vivere la propria vita in mezzo a tanta storia? Si chiese come dovesse essere trovare un lavoro estivo in una bottega che casualmente si trovava sul ponte più famoso del mondo.
"Per fortuna abbiamo evitato il traffico,” disse Danilo, accelerando in autostrada. "Prima delle nove di mattina, questa autostrada di solito è un caos.”
Danilo si infilò abilmente con il pick-up tra alcune auto più lente, per poi conquistare un posto nella corsia di sorpasso. Nel giro di pochi minuti, la città apparve in vista. Olivia scorse torrette e campanili, inondati dell'oro scintillante del sole del mattino, stagliarsi sul maestoso sfondo offerto dalle colline.
"A nord della città ci sono Fiesole e Settignano, due paesi molto panoramici,” disse Danilo, notando quanto Olivia fosse affascinata dal paesaggio che la circondava. "Essendo elevati, da entrambi si ha una vista panoramica di Firenze. Magari possiamo farci un salto, un altro giorno.”
"Credo di aver appena aggiunto altre due voci alla mia lista di luoghi da visitare,” disse Olivia. Sospettava che la lista potesse allungarsi di molto, con il passare delle ore.
Lasciata l'autostrada, Danilo attraversò un labirinto di strade sempre più strette.
"Ci fermiamo qui,” annunciò pochi minuti dopo, infilandosi in un posto che era appena stato liberato da un autobus turistico. "Se ci addentriamo oltre, c'è la zona a traffico limitato, dove si può guidare solo se si è in possesso di un permesso speciale.”
Parcheggiata l'auto, scesero. Danilo allungò una mano nel retro e prese un'elegante giacca di pelle marrone. Mentre se la sistemava sopra la maglietta bianca, Olivia non poté fare a meno di ammirare quanto fossero toniche e muscolose le sue braccia. Il suo amico era proprio in forma!
Naturalmente, non aveva motivo di indugiare sui suoi muscoli, visto che la loro amicizia era platonica. Era semplicemente un'osservazione casuale, si rammentò Olivia, distogliendo lo sguardo con qualche difficoltà, prendendo la propria giacca dall'auto e indossando gli occhiali da sole.
Non mancavano certo altri scenari da ammirare. Olivia trattenne il fiato davanti alla bellezza degli edifici in pietra che la circondavano, ricordando che Firenze era considerata la culla del Rinascimento. E questo non solo per la magnificenza della sua architettura, con le facciate decorate, le torrette e le guglie scenografiche, ma anche per i tesori culturali che custodiva al loro interno.
"Questo è un posto eccellente per uno spuntino a base di panini. Ci serve del cibo per avere energia prima del nostro tour, no?” Disse Danilo, avviandosi lungo la stretta strada acciottolata.
"Assolutamente,” concordò Olivia. Non si era resa conto che Danilo si sarebbe rivelato un compagno di viaggio così simile a lei. Olivia non era una che mangiava molto la mattina presto, quindi appena arrivati lì, stava già morendo di fame. Danilo fece strada verso un piccolo ristorante, grande poco più di un cubicolo, con quattro sgabelli stipati vicino al bancone.
"Salve, buongiorno,” salutò il proprietario. "Cosa vuoi mangiare?" chiese a Olivia.
Olivia esaminò il menù, contenta che la sua conoscenza della lingua italiana stesse migliorando. A colpo d'occhio, riconobbe le parole carciofi, pollo, peperoni arrosto e pomodori secchi.
"Quanto ti senti coraggiosa, oggi?” Chiese Danilo, con un sorriso sghembo. “Perché vedo che nel menù c'è il panino col lampredotto. È uno dei piatti più tradizionali di Firenze, ma devo avvisarti che è realizzato con lo stomaco di mucca.”
"Come? Lo stomaco di… ?" ripeté Olivia allarmata.
"Ha un sapore delizioso. Fidati di me. La carne è corposa, ma molto saporita.”
"Va bene,” accettò Olivia senza convinzione.
Cominciava a dubitare delle sue scelte di vita. Cosa avrebbe fatto se fosse stata immangiabile? Danilo si sarebbe offeso?
Quando