Название | Il Killer di Halloween |
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Автор произведения | Блейк Пирс |
Жанр | Зарубежные детективы |
Серия | Un Mistero di Riley Paige |
Издательство | Зарубежные детективы |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9781094305004 |
Sarebbe troppo crudele, pensò.
Riley e lo sceriffo sedettero su un paio di sedie con lo schienale dritto di fronte al divano. Riley si stupì che Ann Marie si fosse seduta sul divano accanto a Lauren.
Ma lo fu ancora di più, quando la partner prese la mano della donna.
No! pensò.
Questo era del tutto inappropriato. La ragazza non sapeva che non era il caso di entrare in contatto intimo con la persona durante lo svolgimento di un interrogatorio? Riley temeva un’imminente catastrofe emotiva.
Poi, Ann Marie si espresse con una voce dolce e gentile.
“Signora Hillis, siamo terribilmente dispiaciute per quanto sia stato difficile per lei.”
Il tono di Ann Marie sembrò sorbire un immediato effetto calmante sulla donna.
“Non ne ha idea” Lauren Willis disse.
“No, naturalmente, no” Ann Marie rispose, tenendo ancora la mano di Lauren. “Nessuno è assolutamente in grado di comprendere quello che sta passando.”
Poi, lei e la donna restarono sedute a guardarsi per un istante. Riley capì subito ciò che la partner recluta stava facendo.
Si sta comportando proprio da impresaria di pompe funebri.
Indubbiamente aveva osservato suo padre mentre confortava i parenti dei defunti innumerevoli volte. Ma questa intuizione non faceva sentire meglio Riley per quanto stava accadendo.
Siamo agenti dell’FBI, non impresari di pompe funebri.
Questa è una vera follia.
Avrebbe voluto strattonare via Ann Marie e trascinarla fuori dalla casa, per poi darle una brusca lezione sul comportamento professionale. Ma non poteva farlo, non ora, non senza aggravare le cose. Doveva solo sperare che la situazione non peggiorasse quanto lei temeva.
Sempre con quella voce dolce e confortante, Ann Marie riprese: “Signora Hillis, ho bisogno che faccia una cosa per me. Va bene?”
Lauren annuì.
Ann Marie lasciò andare la mano della donna e tirò fuori il proprio cellulare, e iniziò a schiacciare sullo schermo con il dito.
Che cosa sta facendo adesso? Riley si chiese.
Poi, Ann Marie disse: “Ho scattato questa foto sulla scena del crimine stamattina. Sua figlia aveva un neo sulla guancia destra? Uno simile a questo?”
Ann Marie le mostrò la foto sul cellulare. Lauren sgranò gli occhi, e divenne un po’ più pallida. Poi, emise un lungo e strano sospiro di sorpresa che in qualche modo sembrò angosciato e sollevato.
Guardò dritto negli occhi Ann Marie.
“È lei” sussurrò. “È davvero lei.”
Ann Marie annuì e disse: “Temiamo sia così. Mi dispiace.”
Con sorpresa di Riley, la donna non scoppiò in lacrime. Invece, guardò lo sceriffo, e poi Riley, e infine di nuovo Ann Marie. Parlò con una voce che esprimeva una profonda rabbia.
“Dovete trovare chi le ha fatto questo.”
Ann Marie annuì. “Io e la mia partner siamo qui per questo. Apprezzeremmo davvero il suo aiuto.”
“Naturalmente” Lauren disse.
Riley provò un pizzico di inatteso ottimismo. Lauren era improvvisamente molto più lucida di quanto fosse stata prima.
Forse non durerà, Riley pensò.
Forse la verità non è ancora venuta completamente a galla.
Ma, nel frattempo, forse Lauren poteva rispondere ad alcune sue domande.
Riley chiese: “Potrebbe dirci dell’ultima volta che ha visto sua figlia?”
Lauren annuì.
“Erano circa le otto e trenta della sera di Halloween. Aveva appena indossato il suo costume da scheletro ed era venuta in soggiorno, proprio qui, a mostrarsi a me e suo padre. Ne siamo rimasti molto divertiti. Disse che stava uscendo per andare alla festa.”
“La festa?” Riley domandò.
“A casa di Patsy Haley, nella sala giochi della sua famiglia” Lauren rispose. “Patsy era un’amica di Allison, e conosciamo da anni la sua famiglia. Facevano una festa di Halloween ogni anno, ed Allison ci si divertiva sempre. Io e Brady eravamo sicuri che sarebbe andato tutto bene.”
“Com’è andata alla festa?” adesso Riley chiese.
“A piedi” Lauren rispose. “La casa è a pochi isolati da qui, e le nostre strade normalmente sono sicure.”
Lauren fissò nel vuoto per un istante, poi ripeté: “Eravamo sicuri che tutto sarebbe andato bene.”
La donna restò in silenzio, ma Riley sapeva di non doverla pressare con le domande.
Parlerà da sola.
Difatti, Lauren riprese poco dopo: “Poi alle nove e trenta, Patsy ci ha telefonato. Ha chiesto di parlare con Allison. Voleva sapere perché non fosse ancora alla festa. Lei ha riso e ha detto: “Ho chiamato per dirle di portare qui le chiappe.” Io ho detto a Patsy che … Allison non c’era e …”
La voce di Lauren scemò, poi proseguì: “Ed è stato allora che io e Brady abbiamo iniziato a preoccuparci.”
Il suo volto s’incupì mentre guardava lo Sceriffo Wightman.
Lei disse: “È stato allora che ti ho chiamato, Emory. Ti ho detto che io e Brady non sapevamo dove fosse Allison, che avrebbe dovuto essere ad una festa, e ti ho chiesto di provare a cercarla.”
Le labbra di Lauren si contrassero per la collera.
Disse a Wightman con un lieve ringhio: “Mi hai detto di non preoccuparmi. Hai detto che era Halloween e che Allison poteva essere in mille posti. Hai aggiunto che gli adolescenti stavano dando feste in tutta Winneway. Allison poteva essere ad una di quelle, così hai detto.”
Lo sceriffo sembrava scosso, in quel momento.
“Lauren …” disse.
La donna continuò: “Ti avevo detto che c’era qualcosa che non andava. E che non era da Allison andare da qualche parte senza avvisare. Ed è stato allora che sei diventato scontroso. “È la notte di Halloween” hai detto. “Vuoi che mandi qualcuno a cercare ad una festa? Tutti i miei uomini sono impegnati con i ragazzi che fanno scherzi.””
Lauren distolse lo sguardo dallo sceriffo ed aggiunse: “Hai promesso che sarebbe andato tutto bene. Solo dopo che non se ne sono avute notizie per tutta la notte, hai iniziato a cercarla. E per allora, era troppo tardi.”
Seguì un cupo silenzio. Riley si sentì dispiaciuta per lo sceriffo. Era ovvio da quello che Lauren stava dicendo che non aveva fatto alcunché di sbagliato. Infatti, sapeva che molti sceriffi non si sarebbero presi la briga di cominciare la ricerca neppure il giorno seguente. Passavano giorni prima che iniziassero a prendere seriamente la situazione.
Infine, Lauren emise un suono di soffocamento e iniziò a piangere.
“Lei se n’è andata” sussultò. “Se n’è andata via per sempre.”
Ann Marie diede un fazzoletto a Lauren. Poi, le prese di nuovo la mano e le diede gentilmente un colpetto.
Riley sapeva che l’interrogatorio era finito. Ma non si era trasformato nella catastrofe che lei si era aspettata. Sebbene le informazioni che Lauren aveva loro fornito dovevano essere state già comunicate da tanto tempo alla polizia, confermavano un punto di partenza per le indagini di Riley.
Riley si alzò dalla sedia e disse: “Signora Hillis, grazie per il suo tempo e il suo aiuto. Faremo