Название | Infrangere Le Maledizioni Generazionali: Rivendicare La Tua Libertà |
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Автор произведения | Gabriel Agbo |
Жанр | Историческая литература |
Серия | |
Издательство | Историческая литература |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9788835401520 |
Nel leggere i versetti sopra citati vengono individuate le medesime pratiche tipiche dell’idolatria e dell’occultismo. È importante ricordare che l’idolatria e l’occultismo sono la stessa cosa. Satana è il promotore ed il capo di entrambi. È anche il beneficiario ultimo di entrambi. Un aspetto sarà sempre collegato all’altro. Leggiamo,
“'Quando sarete entrati nella terra che il Signore, vostro Dio, sta per darvi, non imiterete le pratiche vergognose dei popoli pagani che vi abitano. Nessuno tra di voi bruci in sacrificio un figlio o una figlia; nessuno pratichi la divinazione o cerchi di indovinare il futuro, nessuno eserciti la magia, né faccia incantesimi, o consulti spiriti e indovini; nessuno cerchi di interrogare i morti. Chiunque fa queste cose è considerato dal Signore una vergogna. A causa ditali pratiche vergognose il Signore, vostro Dio, scaccerà quei popoli davanti a voi. Voi, invece, comportatevi in modo irreprensibile con il Signore, vostro Dio!”
Al popolo di Israele vennero date queste indicazioni quando emigrarono dall’Egitto verso la Cananea; la Terra Promessa. Perché furono necessarie queste istruzioni? Prima di tutto causa la lunga permanenza del popolo israeliano in Egitto. Vi restarono per più di 400 anni, e sicuramente interagirono ed assorbirono alcuni aspetti della cultura idolatra pagana egizia. L’Egitto era una nazione che idolatrava. Serviva molti dèi. Adoravano il dio del Sole, i coccodrilli, il bestiame ed i serpenti. Fu forse per tale ragione che Dio incluse fra le piaghe quella tramite la quale trasformò il Nilo (il fiume dell’Egitto) in sangue, uccidendo il loro bestiame, e causò inoltre giorni di totale oscurità, eclissando il sole. Tutte le pestilenze vennero inoltre dirette ad uno specifico dio in Egitto.
Prima della piaga della morte dei primogeniti Dio disse, “In quella notte io passerò attraverso l'Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra la gente che fra il bestiame. Io, il Signore, farò giustizia contro gli dèi dell'Egitto!” L’Egitto, la terra in cui i figli di Israele trascorsero più di 400 anni, era quindi una terra di idolatria. Dio desiderò quindi che conseguentemente alla sua minaccia gli israeliani abbandonassero la cultura idolatra che avevano appreso dagli egiziani. Tenete a mente che manifestarono tale comportamento pagano acquisito chiedendo ad Aronne di dar loro un dio che li avrebbe guidati, poiché Mosè era scomparso. Tenete inoltre a mente che Aronne individuò il loro idolo in un vitello. Quest’ultimo era uno degli dei degli egizi.
A quel punto gli israeliani dovettero quindi disimparare tali pratiche poiché esiste un solo Dio, il quale non è in grado di tollerare il fatto che un altro essere o un’altra cosa venga adorato al posto Suo. Dio volle inoltre che gli israeliani non commettessero il medesimo errore delle nazioni pagane che stava conducendo al di fuori della terra che questi avrebbero posseduto. Rese chiaro il concetto che stesse facendo spostare tali nazioni causa il loro coinvolgimento nell’idolatria, nell’occultismo ed altri atti abominevoli. Avvertì gli israeliani di non imitare i pagani, a meno che non desiderassero incorrere nella Sua collera. Disse che non avrebbe esitato a dislocare anch’essi se avessero optato per metodi altrui.
Ciò rappresenta infatti il motivo principale per il quale Dio avvertì gli israeliani in merito allo sposarsi con persone appartenenti ad altre nazioni, ed al concedere agli stranieri pagani di vivere fra di loro. Dio li avvertì del fatto che l’idolatria e l’occultismo, la stregoneria, la chiromanzia, la magia, i medium ed i sensitivi e l’invocare i morti avrebbero attirato la punizione divina (maledizioni), la quale si sarebbe protratta sulle generazioni a venire fino alla quarta. Se le generazioni future avessero rifiutato di pentirsi, le maledizioni sarebbero state continuative. Prima di proseguire vediamo alcune maledizioni che si scaglieranno su coloro che vengono coinvolti nell’idolatria e l’occultismo.
Dio ci ha detto che le maledizioni saranno generazionali: da genitori a figli, e dai figli ai loro figli. E verranno portate avanti fino a quando qualcuno sarà in grado di interromperle.
Vediamo alcune punizioni divine conseguenti all’idolatria:
Esecuzione
“Chiunque ha un rapporto sessuale con una bestia deve essere messo a morte.
Chi offre un sacrificio agli dèi oltre all'unico Signore, deve essere sterminato”. Esodo 22:18-19.
Aborti, Sterilità, Vita breve, Malattia
“tu non inginocchiarti davanti ai loro dèi e non adorarli. Non compirai i loro riti, anzi dovrai distruggere e spezzare le loro stele sacre. Se voi adorerete solo me, il Signore vostro Dio, io benedirò il vostro pane e la vostra acqua e terrò lontano da voi le malattie; nella vostra terra non vi sarà neppure una donna che abortisce o che sia sterile. Io vi concederò una vita molto lunga”. Esodo 23:24-26
Dispiaceri
“Ora pensino altri a fare nuovi idoli, non offrirò più a loro il sangue dei sacrifici, con le mie labbra non dirò più il loro nome”. Salmo 16:4
Sudiciume
“Ma voi non siete niente, non siete capaci di nulla, e chi vi sceglie come dèi è un essere abbietto”. Isaia 41:24
Vergogna
“Coloro che si fidano degli idoli e dicono alle statue: 'Siete voi i nostri dèi!', torneranno indietro, pieni di vergogna”. Isaia 42:17
Nessuna protezione
“stramazzati a terra, sono incapaci di portare in salvo il loro peso. Gli stessi idoli sono deportati”. Isaia 46:2
Persecuzione
“Il Signore dice: 'Manderò contro gli Israeliti i loro nemici: questi ne faranno grandi retate, come fanno i pescatori, e inseguiranno gli altri sui monti e sulle colline come fanno i cacciatori, per scovarli tutti perfino nelle spaccature delle rocce. Io vedo tutto quel che fanno, non possono nascondermi nulla: le loro azioni malvagie mi saltano agli occhi. Tanto per cominciare, farò loro pagare fino in fondo le colpe e i peccati commessi. Infatti hanno profanato la mia terra con i loro idoli senza vita, come sono i cadaveri, e hanno riempito la mia proprietà con i loro dèi falsi”. Geremia 16:16-18
Esatto, l’avete sentito direttamente dalla parola di Dio. Non è ammesso praticare l’idolatria o l’occultismo restando impuniti. Quando abbandonate Geova, il Dio onnipotente, adorando al posto Suo altri esseri o altre cose, voi ed i vostri discendenti sarete perseguitati, vi ammalerete e verrete pervasi dal dolore, dalla vergogna, dal sudiciume e dalle malattie. Affronterete anche morti premature, aborti, delusioni, morte, disfatte e sterilità. Servire Dio vi porterà invece benedizioni. La scelta è interamente vostra.
CHE C’È NEL VILLAGGIO?
Capitolo Tre
Che c’è nel villaggio?
David nacque in una famiglia in cui non sopravvisse nessun bambino. Tutti i bambini di quella famiglia morirono prima di diventare adulti. Morivano ad una determinata età. Suo padre si sposò quattro volte, volle capire se il mettere al mondo bambini in massa infrangesse tale andamento, ma tutti i bambini nati dalle mogli continuavano a morire.
Quindi quando nacque David, suo padre decise di mandarlo via dalla loro cittadina, per vedere se l’ambiente diverso gli avrebbe assicurato la sopravvivenza. David ritornò più avanti nel tempo causa la guerra civile. Crescendo venne coinvolto in rituali e sacrifici per evitare che morisse da giovane. Nell’approcciare però l’età dei bambini precedenti, iniziò a vivere esperienze strane. Udiva strani passi nel loro edificio, e gli apparivano in sogno esseri invisibili.
Una volta vide suo nonno in sogno, il quale gli disse che lo sarebbe venuto a prendere. Dopo di che si ammalò gravemente, e la malattia resistette a tutti i trattamenti. David si spaventò e chiese a suo padre che cosa avesse provocato tutto ciò che stava vivendo. Il padre gli disse che suo nonno aveva assassinato suo fratello minore; quest’ultimo era benestante, e da quel momento la famiglia venne maledetta con morti premature.
Il bambino pregò Dio affinché fermasse la mano della morte che minacciava di sottrarlo ai suoi genitori, proprio come era successo agli altri piccoli. Disse a Dio che se non l’avesse salvato sarebbe andato nella foresta, dove si sarebbe accoltellato. Fortunatamente alcuni revivalisti arrivarono alla loro