Название | Il Risveglio Del Killer |
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Автор произведения | Блейк Пирс |
Жанр | Зарубежные детективы |
Серия | |
Издательство | Зарубежные детективы |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9781640298149 |
Prese un sorso di vino e disse: “Non penso che vedremo molto Ryan. E penso anche che vada bene così.”
Riley e Blaine restarono in silenzio per alcuni istanti. Mentre fissavano la notte, le preoccupazioni di Riley su Phoebe e Ryan scivolarono via dalla sua mente, e, ancora una volta, si crogiolò nel calore e nel conforto della semplice compagnia di Blaine.
La tranquillità fu interrotta dal suono dei passi, delle chiacchiere e delle risate, mentre le ragazze correvano fuori dalla loro camera. Le parve che stessero facendo qualcosa in cucina, forse uno spuntino nel cuore della notte.
Intanto, Riley e Blaine cominciarono a parlare serenamente di varie questioni: di come le loro carriere molto differenti potessero o non potessero essere compatibili, di come Riley avrebbe venduto la sua casa che aveva acquistato soltanto un anno prima, di come avrebbero gestito le loro finanze, e argomenti simili.
Mentre parlavano, Riley si ritrovò a pensare …
Abbiamo iniziato ad elencare le ragioni per cui sposarsi non è una buona idea.
Invece, sembrava sempre più una buona idea ad ogni secondo che passava.
E la cosa davvero bella era che nessuno di loro doveva dirlo ad alta voce.
Potrei benissimo aver detto sì, pensò.
Certamente per lei erano seriamente fidanzati e stavano per sposarsi.
E le piaceva davvero quella sensazione.
La loro conversazione fu interrotta, quando April corse sul porticato con il cellulare di Riley in mano.
Il telefono stava vibrando.
Dandolo alla madre, April disse …
“Ehi, mamma, hai lasciato il tuo cellulare in cucina. Hai ricevuto una chiamata.”
Riley soffocò un sospiro. Suppose che quella chiamata fosse da parte di qualcuno che non avrebbe voluto sentire al momento. In effetti, vide che si trattava del suo capo, l’Agente Speciale Brent Meredith.
Il suo buonumore scemò, intuendo …
Vuole che torni al lavoro.
CAPITOLO QUATTRO
Rispondendo alla chiamata, Riley sentì la familiare voce burbera di Meredith.
“Come procede la sua vacanza, Agente Paige?”
Riley riuscì a impedirsi di rispondere …
“Stava andando bene fino ad ora.”
Invece, replicò: “Molto bene. Grazie.”
Si alzò dalla sedia e vagò lungo il porticato.
Meredith emise un ringhio esitante, poi aggiunse …
“Ascolti, abbiamo ricevuto delle strane telefonate da una poliziotta in Mississippi, da una piccola cittadina marinara chiamata Rushville. Lei sta lavorando ad un caso di omicidio. Hanno spaccato la testa con un martello ad un uomo del posto, e …”
Meredith fece una nuova pausa, per poi proseguire …
“La donna ha motivo di credere che sia opera di un serial killer.”
“Perché?” Riley domandò.
“Perché è successa una cosa simile a Rushville, circa dieci anni fa.”
Riley strizzò gli occhi per la sorpresa.
Commentò: “E’ tanto tempo tra un omicidio e l’altro.”
“Sì, lo so” Meredith le rispose. “Ho parlato con il suo capo, e l’uomo ha detto che non c’è molto per collegare i due casi. Ha detto che quella donna è soltanto una poliziotta annoiata di una piccola cittadina in cerca di emozioni. Il fatto è, in ogni caso, che lei continua a chiamare e non sembra affatto pazza, perciò forse …”
Di nuovo, Meredith rimase in silenzio. Riley guardò all’interno della casa, e vide che Blaine stava aiutando le ragazze a preparare qualcosa da mangiare in cucina. Riley si sentì male al pensiero di dover interrompere quella vacanza.
Poi, il capo disse: “Ascolti, pensavo che, se è stanca di stare in vacanza e ha nostalgia del lavoro, forse potrebbe andare in Mississippi e …”
Riley si stupì al sentire la sua voce interromperlo bruscamente.
“No” rispose.
Ci fu di nuovo silenzio, e il cuore di Riley sembrò volerle uscire dal petto.
Oh, mio Dio, pensò.
Ho appena detto di no a Brent Meredith.
Non ricordava di aver mai fatto una cosa simile e per una gran buona ragione. Meredith era noto per disprezzare quella parola, specialmente quando c’era del lavoro da fare.
Riley si preparò a ricevere una feroce ramanzina. Invece, sentì un roco sospiro.
Meredith disse: “Sì, avrei dovuto immaginarlo. Probabilmente, non è nulla. Mi spiace averla disturbata. Continui a godersi la vacanza.”
Meredith mise fine alla chiamata, e Riley restò sul porticato guardando il telefono.
Le parole di Meredith riecheggiarono nella sua mente …
“Mi spiace averla disturbata.”
E quello non sembrava affatto il capo.
Le scuse non erano affatto nel suo stile.
Che cosa pensava davvero?
Riley aveva la sensazione che Meredith non avesse creduto alle sue stesse parole …
“Probabilmente, non è nulla.”
Riley intuì che qualcosa della storia della poliziotta avesse attirato l’attenzione di Meredith, il quale, più che mai, credeva che ci fosse davvero un serial killer in Mississippi. Ma visto che non disponeva di alcuna prova tangibile su cui poter lavorare, non gli sembrava di poter ordinare a Riley di prendere il caso.
Mentre Riley continuava a osservare il cellulare, si ritrovò a pensare …
Forse dovrei richiamarlo?
Dovrei andare in Mississippi e dare un’occhiata, almeno?
I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di April.
“E allora che cosa succede? La vacanza è finita?”
Riley guardò e vide che la figlia era ferma nei pressi, nel porticato, con un’espressione triste.
“Perché lo pensi?” Riley chiese.
April sospirò e disse: “Dai, mamma. Ho visto chi ti ha chiamato. Devi correre a risolvere un altro caso, non è così?”
Riley guardò nella cucina e vide che Blaine e le altre due ragazze stavano ancora facendo degli spuntini insieme. Ma Jilly sembrava guardare nervosamente Riley.
Riley si chiese improvvisamente …
A che cosa diavolo stavo pensando?
Lei sorrise ad April e disse …
“No, non devo andare da nessuna parte. Sicuro …”
Poi, allargando di più il sorriso, aggiunse …
“Ho detto di no.”
April spalancò gli occhi. Poi, si precipitò in cucina, gridando …
“Ehi, ascoltate! Mamma ha detto di no ad un caso!”
Le altre due ragazze cominciarono a gridare “Evviva!” e “Così si fa!” mentre Blaine guardava felice Riley.
Poi, iniziò un divertente battibecco, quando Jilly disse alla sorella …
“Te l’ho detto. Ti ho detto che avrebbe