Название | Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 8 |
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Автор произведения | Edward Gibbon |
Жанр | Зарубежная классика |
Серия | |
Издательство | Зарубежная классика |
Год выпуска | 0 |
isbn |
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Ignota è la patria di Narsete, poichè non si dee confonderlo col Persarmeno. Procopio gli dà il nome di (Got. l. II c. 13) Βασιλικων χρηματων ταμιας, Paolo Varnefrido (l. II c. 3 p. 776) lo chiama Chartularius: Marcellino aggiunge il titolo di
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Il Lombardo Paolo Varnefrido racconta con compiacenza i soccorsi, i servigi e l'onorevol congedo de' suoi paesani.
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Egli fu, se non un impostore, il figlio del cieco Zame, salvato per compassione ed allevato nella Corte di Bisanzio pei differenti motivi di politica, di generosità e di orgoglio (Procop.
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Al tempo di Augusto e nel medio evo, tutto il territorio che si stende da Aquileja a Ravenna era coperto di boschi, di laghi e di paludi. L'uomo ha vinto la natura, e si coltivò la terra dopo che cacciate od imprigionate ne furon le acque. Vedi le erudite ricerche del Muratori (
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La via Flaminia, secondo le correzioni del Danville, fatte dietro gl'itinerari e le migliori carte moderne (
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Tagina, o veramente Tadina, vien ricordata da Plinio; ma la sede vescovile di questa oscura città, posta nella pianura distante un miglio da Gualdo, fu riunita nel 1007 a quella di Nocera. Si conservano i segni dell'antichità nei nomi dei luoghi, come Fossato (il campo), Capraja (Caprea), Bastia (
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Avvenne questa battaglia nell'anno di Roma 458, ed il Console Decio, col sacrificare la propria vita, assicurò il trionfo della sua patria e del suo collega Fabio (Tito Livio, X, 28, 29). Procopio ascrive a Camillo la vittoria di
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Teofane,
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Evagrio, l. IV c. 24. L'inspirazione della Vergine rivelò a Narsete il giorno e la parola d'ordine della battaglia. (Paolo Diacono, l. II c. 3 p. 776).
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Επι τουτου βασιλευοντος το πεμπτον εαλω. (
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Si paragonino due passi di Procopio (l. III c. 26; l. IV c. 24), i quali, aggiungendovi qualche lume tolto di Marcellino e da Giornande, illustrano lo stato del Senato spirante.
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Vedi, nell'esempio di Prusia, come trovasi nei frammenti di Polibio (
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Il Δρακων di Procopio (
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Galeno (
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Il Buat (tom. XI p. 2 ec.) fa passare in Baviera, suo prediletto paese, questo avanzo di Goti, i quali da altri vengono sepolti nei monti di Uri, o restituiti alla natia lor isola di Godlanda (Mascou, annot. XXI).
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Io lascio che Scaligero (
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Agatia (l. I c. 21) mette la grotta della Sibilla sotto le mura di Cuma; egli in ciò si accorda con Servio (
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Avvi qualche difficoltà nel connettere il capitolo 35. del libro IV della guerra Gotica di Procopio insieme col libro primo dell'istoria di Agatia. Ci è forza ora lasciare uno statista ed un soldato per seguire i passi di un poeta e di un retore (l. I p. 11; l. II p. 51, ediz. Louvre).
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Tra le favolose imprese di Buccellino si trova che egli sconfisse ed uccise Belisario, soggiogò l'Italia e la Sicilia, ec. Vedi, negli Storici di Francia, Gregorio di Tours (tom. II l. III c. 32 p. 203) ed Aimoino (tom. III l. II.
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Agatia parla della loro superstizione con filosofico stile (l. I p. 18). A Zug, nella Svizzera, l'idolatria dominava ancora nell'anno 613. San Colombano e San Gallo furono gli apostoli di quel selvaggio paese; e quest'ultimo fondò un romitorio, che, crescendo, divenne un principato ecclesiastico ed una città popolosa, sede della libertà e del commercio.
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Vedi la morte di Lotario in Agatia (l. II p. 38) ed in Paolo Varnefrido, soprannominato il Diacono (l. II c. 3 p. 775). I Greci lo fanno divenir frenetico e mangiarsi la propria carne. Egli avea saccheggiato le chiese.
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Il P. Daniele (
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Agatia (l. II p. 47) riferisce un epigramma greco di sei versi sopra questa vittoria di Narsete, che favorevolmente vien paragonata alla battaglia di Maratona e di Platea. La differenza principale, a dire il vero, sta nelle conseguenze loro: – così triviali nel primo caso – così durevoli e gloriose nel secondo.
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In cambio del