Acquazzoni in montagna: Commedia in due atti. Giacosa Giuseppe

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Название Acquazzoni in montagna: Commedia in due atti
Автор произведения Giacosa Giuseppe
Жанр Зарубежная драматургия
Серия
Издательство Зарубежная драматургия
Год выпуска 0
isbn



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inoltrato? E Orazio non dice nulla, geloso com'è?

BALDASSARRE

      Non vede nulla.

GARBINI

      Non ha mai sospettato dei vostri convegni?

BALDASSARRE

      Convegni… convegni proprio non ce n'è stati.

GARBINI

      Ah!

BALDASSARRE

      Non ce n'è ancora stati.

GARBINI

      Corrispondenza…?

BALDASSARRE

      Questa è la prima. Non farmi dire.

GARBINI

      Dichiarazioni reciproche di…

BALDASSARRE

      C'è bisogno della parola?

GARBINI

      Occhiate?.. Occhiate?! E hai dei rimorsi? Ma, Baldassarre, ma vieni qui… delle occhiate? Ma ti pare? A' tuoi tempi non so, ma adesso le occhiate le danno per nulla le donne… per nulla.

BALDASSARRE

      Vedremo domani.

GARBINI

      Domani?

BALDASSARRE

      Domani parte. Quel dottore gliene deve aver dette tante!.. Oggi le consegnerò la mia lettera… No, no… non ti darei retta; tu non sai come stanno le cose. Le consegno la lettera…

GARBINI

      Nella quale…?

BALDASSARRE

      Le chieggo un appuntamento.

GARBINI

      Guarda, quasi m'indurresti a rimanere.

BALDASSARRE

      Fallo. Occupati di mia moglie che non s'avveda di nulla.

GARBINI

      No; lasciami partire, credilo. Non sai che servizio ti rendo coll'andarmene.

BALDASSARRE

      Che servizio?

GARBINI

      Ti risparmio forse… una scioccheria.

BALDASSARRE

      Scettico!

GARBINI

      Le signore…!

BALDASSARRE

      Qui, dietro di me, che non ti vedano. Voglio far loro una sorpresa.

GARBINI

      Giovinotto! (Rimane nascosto dietro Baldassarre).

      SCENA IV

Emilia, Livia e dettiBALDASSARRE

      Ben tornata.

LIVIA (a Baldassarre)

      Sì, sì, l'aggiusteremo.

EMILIA (si getta a sedere)

      Ah! sono stanca.

LIVIA (che non vide Garbini)

      Non ha veduto il dottore?

GARBINI (piano a Baldassarre)

      Ahi!

BALDASSARRE

      Nossignora.

EMILIA

      Povera signora Livia!

LIVIA

      E lei ci lascia andar sole a passeggio?! Non è galante!.. Perchè non è venuto con noi?

BALDASSARRE (piano a Garbini)

      C'è sempre mia moglie, mi secca.

LIVIA

      Dunque?..

BALDASSARRE

      Ecco… le dirò…

LIVIA

      Ma che fa laggiù? Perchè non… (Si volta) Oh! Garbini!

EMILIA (scattando in piedi)

      Chè!

LIVIA (che se n'avvede)

      Ah! ah!

GARBINI

      Come sta la signora Livia?

LIVIA

      Quando è arrivato?

GARBINI

      Or ora. (Ad Emilia) E la mia bella cugina?

BALDASSARRE (ad Emilia)

      Glie l'ho detto, sai, che eri in collera con lui.

EMILIA

      Allora è inutile ch'io lo ripeta.

GARBINI

      Sono perdonato?

EMILIA

      Vi faccio la grazia.

GARBINI (da sè)

      Com'è indulgente!

LIVIA

      E si può conoscere il delitto di Garbini?

BALDASSARRE

      Oh! in due parole: mia moglie è infatuata di suo cugino.

EMILIA (piano a Garbini)

      Ero sicura che sareste venuto.

GARBINI (da sè)

      Ahi!

LIVIA

      E di dove viene ora?

GARBINI

      Da Baden.

LIVIA

      Ah!.. c'è rimasto un po' di tempo?

BALDASSARRE

      Le dicevo appunto che mia moglie…

GARBINI

      Ci sono rimasto otto ore.

LIVIA

      Ha giuocato?

GARBINI

      Sì.

LIVIA

      Ha guadagnato?

GARBINI

      Sì, il primo treno celere che ne ripartiva.

LIVIA

      Che furia!

BALDASSARRE

      È quello che dicevo io… e mia moglie era in collera…

LIVIA

      Mi sbarazzi dello scialle…

BALDASSARRE (con gran premura)

      Oh!

GARBINI (piano a Baldassarre)

      Non ti lascia dire.

BALDASSARRE (piano a Garbini)

      Perchè le parlo di mia moglie.

EMILIA

      E come mai siete capitato a Gressoney?

GARBINI

      Dirò…

EMILIA

      Non vi pensavate di trovarci? (Piano) Dite di no.

GARBINI

      No, davvero.

LIVIA

      Vedrà che bel soggiorno.

BALDASSARRE

      È vero. Io qui divento un altro.

EMILIA

      Sì, molto pastorale. C'è tutto quello che non occorre.

BALDASSARRE

      L'uomo non vive di solo pane.

LIVIA

      È poeta!

GARBINI

      Dacchè è diventato un altro.

EMILIA

      Già. A mio gusto, bisogna averci delle serie ragioni per rimanere qui un pezzo.

LIVIA

      Un luogo è bello secondo le persone che ci si trovano.

EMILIA

      Andate fuori, bisogna impellicciarvi fin qui. C'è sole, brucia… e via lo scialle… Svoltate, una brezza che vi gela il sangue. È un sereno incantevole… non passano dieci minuti che diluvia. Uscite coll'ombrello, si leva un vento…

BALDASSARRE

      Che porta via le nuvole…

EMILIA

      E l'ombrello. L'erba dei prati è un formicaio: sui tronchi rovesciati non ci potete sedere per la colla che gemono; i sassi sono coperti di muschi pungenti; in tutta Italia, di tutte le serpi ce n'è una sola velenosa, la vipera; ebbene, qui non c'è che quella, e ce n'è un subisso. L'acqua che bevete vi rompe i denti dal freddo. Gli uomini all'albergo stanchi, laceri, orribili tutti.

BALDASSARRE

      Grazie.

EMILIA

      Non dico per te.

GARBINI

      Dice per me?

EMILIA

      No, ma è un fatto.