Un Soffitto Di Cenere. Gerardo D'Orrico

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Название Un Soffitto Di Cenere
Автор произведения Gerardo D'Orrico
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Год выпуска 0
isbn 9788835412991



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lodano. Credo al giorno d’oggi, piccole manovre politiche, burocratiche o giuridiche creerebbero un sistema stabile, senza l’aiuto manuale dell’uomo, invece esiste chi vuole ancora altro sangue, persone che si sacrifichino la vita per supportare il peso di una società che non è, o non vuole fare niente, che deve morire secondo i calendari astrali. Sognando un mondo migliore, è morire ogni giorno per tutti, l’inganno era già scoperto, il futuro è già un fatto, sarà spostate questa selva per vedere di nuovo, per vedere un uomo, grazie.

      Oggi sono in viaggio per una festività molto vicina alla mia famiglia, al santuario di Santa Maria delle Armi a Cerchiara di Calabria. Un male non è un bene, come altre disgrazie di questi tempi, sciagurata la vita nostra destinata a dare un seguito, in un senso molto buono saremo vendicati dal futuro. Percosse sai, fermano le persone che non le sopportano, sono stanche o, non hanno più argomenti per spiegare il loro super - arrivo sul pianeta. Sono un po’ ubriaco di conseguenza da disgrazia in disgrazia, il bene capita solo nella luce, perché è una lucentezza ma, non importa sarà già passato chi ha scelto per me, per te, per tutti.

      Solitudine è un dono raro, un momento caro, quanto si paga per restare soli.

      

      "Cerco di capire le lancette di un orologio perché cancellano la memoria, fumo una sigaretta mentre non so se dimenticarti o, far in modo di conservarti, resistere per ritrovarti." Baci, G.

      2. Obero, l’atto di opprimere

      28.07.2007

      Colpi per renderci incoscienti del giorno che sta per arrivare, in pieno giorno o di sera per capire anche come colpire gli altri o, per personificare noi stessi, per toglierci l’identità… mi sono accorto allo stesso tempo che se io o qualcun altro presenta o agisce per il bene, non può restare in una posizione immobile. Intanto trovo la giornata confusa, senza mete, dato che sono state cancellate già dall’inizio della giornata, penso sia stato fatto a tutti quelli che conosco, implicati nel dover fare le cose che si dovevano fare. Vicende che si tramandano aspettando la fine dei tempi, anche perché come già so, un bene ha delle prerogative, dovremo fare anche quelle cose che ci hanno tolto gli davano fastidio e dovevano essere fatte, come l’ambiente paesano anche cittadino striminzito, annullati nelle forze della schiera di chi non sa che solo muovere in avanti e indietro un essere umano. A fatica come ovvio di certo usciremo da questa situazione o guaio, semplicemente all’infinito non possiamo continuare, noi non siamo un infinito corporale, ma il fatto per cui quando tutto si rompe lo ricostruiamo, per funzionare ancora come se nulla fosse successo, spero sempre nella tua clemenza e nella tua benevolenza, le ultime parole di chi a momenti gioisce di questa realtà, come già sarà finita una bottiglia. Il tempo fa crescere… si certo, ogni atto non è sbagliato in quanto fa parte di una vita, ma ci sono tangibilmente atti che fanno male nel suo corso, di sicuro ma non, bevendo la candeggina. Certo che ci vogliono uccidere, anche così per dire o per fare, delle persone presenti non possono vedere oggetti in movimento, specialmente la testa, non volermi a male ma, io la porto sempre con me perché vivo nel giorno, oggi il moderno.

      Quei problemi sono personali non di malati, allora sarà un diritto alla privacy o una rapina, non esiste bisogno momento per momento di andare a vedere se un male è sempre proprio un male, va bene lo stesso un bene così però, via cinque minuti di mattina già capisci che non era proprio da fare cosa dovrebbe oggi, come lo dicono, cosa ci hanno promesso o, ci faranno fare. Ti ucciderà stai sicuro ma solo se resterai sempre fermo, non di più, insomma in realtà il tempo stesso toglie quelle cose che non si possono fare, come se qualcuno ti ricordasse sempre un giorno morirai, mentre resterai sempre bello e vivo. Stai sicuro sei vivo… è un dato molto importante nella grande mole di persone presenti, come non hai piacere a uscire e trovare i prossimi che parlano? Sai che ‘l tempo lava tutto. Un asociale dopo cinque anni cambia personalità, diventa molto sociale, amichevole, questo fa la società moderna. Chi fa queste “prove di bene” ha come omicidio la fama esistenziale, come non è molto chiaro per alcune cause si muore è nessuno lo ammette, una potrebbe essere l’assunzione del male.

      Quindi ti studi la tua bomba a orologeria in modo da non trovarti in quel posto quando esploderà, poi t’inventi un bar dove restare indifferente o, fai qualcosa che ti piace, poi prosegui nella tua città per arrivare al pranzo, alla cena, poi il blu, ci serve muoverci anche se ricadiamo in noi, inevitabilmente perché non si può sempre ricominciare daccapo. Meglio morire si diceva in Italia, poi in fondo la morte era dopo due ore, non era per niente una felicità ma di ciò che personalmente è… non aver fatto nulla e pretendere di non morire.

      Continua a vivere, a non far niente, semplicemente morirai, così non credere in quest’ambiente non molto colorato, un male qui saranno i soldi, si può credere solo al nostro si, scrivendo: non siamo molto interessati al male, e l’importante che non siamo stati dati, non possono venirci a dire tra dieci anni che siamo dei piccioni o dei piccoli, se stiamo studiando altro. Il peso corporeo non è di sola acqua, vedrai che non si scende più giù sulla terra, dato che anch’io non scendo mai, come mai sarò sceso nel male, quindi quietati l’anima, parlando di quietar dei falsi. Questo davanti è solo uno strumento aziendale, più tardi si apre in fantasia, altrimenti non esiste un opposto a un singolo o un motivo che sdoppia la vita, non continua stasera la vita? Nessuna leva, no presa, no male, da me pensa al futuro. Un ragazzo vive, mangia il convito… non ha che farsene, più che altro non hai mai chiamato nessuno degli umani che sono solo un’idea, ride senza essere uno scemo, non è chi impazzisce di male o, chi non ha mai avuto un futuro. Verrà qualcuno a fermarti, un vicino o due, ti diranno di smettere di fare quel che fai… se non capisci il presente pensa che ‘l futuro.

      Ok non facciamo più niente, rilassiamoci in questa nostra sera o, la serata non è più nostra ma di loro che non sanno, ti sembrerà strano forse già lo sai, sono felici di morire, noi no, noi non facciamo differenze. Ok allora non va, è già passato o succederà ok, allora non c’è, eppure sta arrivando però, comunque un’altra cosa, viva il comunismo se ci sono ancora i comunisti, viverci assieme sarà separarsi dal fascismo in vita, un parassita si appoggia alla destra è quel che riesce a non farti parlare se la soluzione sono gli esseri, pensa che anche altri saranno esseri, mangia bene ma sano. Inserisci il tuo benessere non pensare a cancellare case, quando il passato è un trascorso, il presente odora sempre di buono.

      Così non va, così non si sa, così chi vuole… dopo gli interessi non saranno dei loro ma nostri. Riposiamo senza partecipanti, senza amori come more, mira al centro, ci vogliono vedere in un bar a bere un caffè o in casa, poi uscire come matusalemme quando esce dalla vasca da bagno, you are fine. Forse non c’è forse, non respira l’inganno di un mondo incapace di realizzare due piedi e l’interesse tra di noi. Io sono bianco, giallo, il colore dell’acqua per un male superato, verde invece perché ti voglio ancora bene. Un male non è un amico ma, una forma spenta che tranquillizza persone, in modo che non è successo niente, ma più in là forse ci attaccherà, perché il futuro si compie. Il controllo non c’è, il passato è una finestra sul futuro, il mondo non lo vede, non si dice mai la sua presenza, perché è il falso… è un incubo.

      Quindi oggi non tutto è bene, non tutto e entrato… non dire te l’avevo detto, il veleno sarà così, la vita non è eterna, come farai a tornare a casa senza un angelo, senza mangiare e dormire, senza capire nemmeno perché sei stato vivo. Ecco non ci siamo stati tutti assieme ma, uno per uno, non nascondete il bene sig. Nessuno, vivi è lascia vivere… quanti modi ci sono per morire in queste ideazioni mal create, solo uno per vivere, non ce l’avevano mai detto, questi grandi capoccioni moderni, così continua anche oggi, anche se sembra un diminutivo o un maggiorato e così viviamo da soli, per meglio dire continuiamo nell’impossibilità di cercare un’equazione decente o, un prodotto cartesiano che ci produce, invece di un’emozione diversa dall’amore o, poi un complice per il male. Sarà tardi per cui non ci dobbiamo lamentare, è già troppo quello che abbiamo, troppo veramente, un’esagerazione… vediamo quel prodotto da mangiare in cucina dice qualcosa, poi le solite salite su e giù per le scale mah, cercando di non incontrare qualcuno è impossibile, avremmo forse sbagliato anno, sai loro lo fanno a tutti quell’uso.

      Chi l’errore l’ho lascerà nel male, cosa pensa di creare un cestino, un foro. Qui veramente ci sono solo dei bei