Название | L'Irlanda E La Sua Storia |
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Автор произведения | History Nerds |
Жанр | Историческая литература |
Серия | |
Издательство | Историческая литература |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9788835423454 |
History Nerds
Tradotto da Monja Areniello
© 2021 - History Nerds
Introduzione
Hanno cercato più e più volte di conquistare l’Isola Verde: i Vichinghi, i Normanni, i Romani e gli Inglesi. Perché nessuno di loro è riuscito a farlo? I re Enrico II e Enrico VIII dovettero più volte riconquistarla. Invece di unire i due paesi con uguali diritti, i due Enrico considerarono l’Irlanda solo un luogo, dove coltivare i raccolti per i soldati e servire ai bisogni dell’Inghilterra. Per oltre 800 anni è stato così.
L’Irlanda non è mai stata completamente conquistata. Gli Irlandesi sono gente testarda e resistente. Quel popolo ha sofferto duramente per la carestia di patate, nel XIX secolo, ed essenzialmente non ha mai avuto nessun aiuto dalla Gran Bretagna, che in realtà ‘rubava’ i loro raccolti, mentre il popolo irlandese moriva di fame. Fu la carità di altri Paesi che aiutò l’Irlanda a superare la crisi, ma non senza perdere prima un milione di persone.
Perché l’Inghilterra ha lasciato che ciò accadesse? Questo libro ne rivela le ragioni e gli effetti devastanti di ogni fallibile rimedio.
L’Irlanda è sempre stata coinvolta in qualsiasi battaglia. E’ stato un paese continuamente invaso dalle guerre ma, a differenza di altri Paesi, la maggior parte delle guerre furono combattute al suo interno. È un’isola geograficamente intera ma ideologicamente separata. L’Irlanda è stata ed è ancora oggi una terra di divisioni. La leggenda narra che i combattimenti siano iniziati nell’era preistorica delle fate e l’Irlanda non ha mai trovato pace fino ai giorni nostri. Come ha fatto un’isola così piccola ad abituarsi alla divisione?
Era ed è una terra di fate e spiriti e chi racconta storie su di loro, alla gente di oggi, possono ipnotizzare i loro ascoltatori indipendentemente dalla nazionalità. Gli Dei delle fate e gli umani hanno creato i loro confini e oggi questa è una piccola isola con un confine tra il Nord e il Sud. I resti delle barricate e dei confini includono i quartieri dell’Irlanda del Nord. Perché e come si è arrivati a simboleggiare tali differenze politiche?
Nessun paese al mondo, tranne l’Irlanda, farebbe riferimento alle proprie rivoluzioni come “I Problemi”. Le rivoluzioni sono diventate uno stile di vita per quel popolo. Madri terrorizzate pregavano che i loro figli e le loro figlie sarebbero stati al sicuro a casa nei loro letti la mattina. 3.600 di loro non furono così fortunati. È diventato un paese in cui la religione si è evoluta in un mostro, nato nel grembo della divisione, come se fosse nel patrimonio genetico delle persone così concepite.
Capitolo 1: La prima Irlanda
I genetisti credono che le prime persone, che arrivarono in Irlanda, non fossero necessariamente celtiche. Queste persone provenivano dalla steppa Pontiac, cioè dalle terre steppiche intorno alle rive del Mar Nero e del Mar Caspio nell’Europa centro-orientale. I primi ad arrivare, durante il Neolitico, furono contadini. Gli archeologi hanno trovato segni di capanne di legno e pelli di animali di epoca successiva. Il sito mesolitico di Mount Sandel nella contea di Londonderry, nell’Irlanda del Nord, ha restituito manufatti di un piccolo gruppo familiare.
Queste persone vivevano in capanne rotonde ricoperte di canne o pelli di animali, senza dubbio di feroci cinghiali che abitavano le campagne. Le poiane selvatiche gareggiarono con questi primi ominidi, insieme alle più piccole albanelle reali, un rapace dal petto bianco che preferiva i climi più freddi. Si diceva che se un’albanella reale si appollaiava sul tuo tetto, tre persone sarebbero morte! La starna viveva in quelle terre in abbondanza ma ora prospera solo nella palude di Boora nella contea di Offaly, nell’Irlanda centrale, dove dimoravano anche capre selvatiche, tassi e lepri, non toccati dall’insediamento umano. Questi primi Irlandesi erano cacciatori-raccoglitori e soprattutto pescatori. Coloro che cacciavano furono costretti a diventare nomadi inseguendo di continuo gli animali per cibarsene.
Agricoltura durante il Neolitico
I primi Irlandesi non furono in grado di creare insediamenti, fino a quando non riuscirono a coltivare qualcosa. Nella contea di Mayo, nell’Irlanda occidentale, gli archeologi hanno scoperto resti dell’era neolitica a Ceide Fields: una torbiera. A quell’epoca, quel territorio era boscoso. I coloni importarono grano, orzo e bestiame domestico dall’Europa, disboscarono le pinete e crearono fattorie. Confinarono le loro fattorie con muri di pietra. Finché era presente la foresta, la terra rimaneva fertile. Tuttavia, queste persone sapevano poco della gestione del territorio. Continuarono ad abbattere gli alberi per le loro case, lasciando il terreno esposto alla pioggia. Col tempo, l’acqua prosciugò la terra dei suoi nutrienti e niente crebbe più. Alla fine, l’umidità nel terreno creò la torbiera, che le persone iniziarono a bruciare per scaldarsi. Poiché c’era molto ferro nel terreno, in seguito lo usarono come “ferro di palude”, una forma primitiva di ferro. Ciò tornò utile quando gli uomini entrarono nell’Età del Ferro.
Più vecchio di Stonehenge
Molte persone, quando morirono, furono cremate, ma in tutta l’isola furono trovate prove di vari tipi di tombe. Se ne trovarono quattro tipi: tombe con cortile, a portale, a cuneo e con corridoio. Le famiglie che costruirono tombe rettangolari avevano aggiunto un cortile di fronte alla camera di sepoltura. Il cortile era utilizzato per i riti funebri e commemorativi. Le tombe con corridoio, come suggerisce il nome, avevano uno stretto accesso in pietra a più camere sepolcrali, adatte per una famiglia. Le tombe a portale, chiamate anche “Dolmen”, erano costituite da due enormi pietre verticali ricoperte da una pietra orizzontale chiamata “tumulo”. Le tombe a cuneo erano più larghe a un’estremità e finivano a cuneo in un’area interna, dove erano sepolti i resti della persona amata. Le tombe a corridoio erano le più impressionanti.
Nella contea di Meath, nell’Irlanda centro-orientale, il sito di Newgrange, costruito intorno al 3200 a.C., fu senza dubbio eretto per due dignitari dell’antichità. È antecedente a Stonehenge e alle grandi piramidi d’Egitto. Newgrange è enorme. C’è un muro di sostegno in pietra circolare costruito contro una collina quasi rotonda. Al centro si trova il passaggio. L’ingresso di ciottoli è allineato con il Sole che sorge nel solstizio d’inverno. C’è un’apertura sopra la porta, chiamata “box da tetto”, che consente ai raggi del sole di brillare sulla camera interna. Gli oggetti all’interno sembrano essere ricordi in onore del defunto e parti di ossa umane sono state portate alla luce dall’interno. Le pietre hanno intagli accuratamente scolpiti, la maggior parte sono spirali.
Gli antropologi hanno ipotizzato che queste prime persone venerassero i loro antenati. A Newgrange, i resti umani di due individui furono trovati in cisterne.
Il mito di Dowth
Una tomba con corridoio fu costruita a Bru ‘na Boinne comunemente chiamata “Dowth” nella contea di Meath. Le persone avevano voluto creare un tumulo che raggiungesse il cielo. Il loro re, Bressal Bodibad, chiese al popolo: “di costruire una torre a somiglianza della Torre di Nimrod, che potessero arrivare in cielo”. La sorella di Bodibad, che aveva poteri magici, promise di concedere alle persone una giornata senza fine in modo che potessero completare il compito.
Altri miti nacquero in Irlanda dopo questo.
L’Irlanda dell’Età del Rame e del Bronzo
A differenza di altre culture di quel periodo, l’Età del Rame e del Bronzo arrivò più tardi in Irlanda. Durò circa dal 2500 al 600 a.C. durante il quale le persone impararono ad utilizzare le risorse naturali a loro disposizione. Trovarono il rame e questi primi uomini scoprirono che - una volta che il rame veniva riscaldato e combinato con lo stagno - poteva essere modellato più facilmente della pietra. Il rame fu trovato nelle contee di Kerry e Cork. A Mount Gabriel, nella contea di Cork, furono scoperte delle miniere. Lo stagno era meno comune e gran parte di esso veniva importato dalla Cornovaglia o dalla Francia, una volta che le persone impararono la tecnica per creare il bronzo. La scarsità di stagno potrebbe spiegare il ritardo dell’arrivo dell’Età del Bronzo. Sono stati, infatti, trovati artefatti datati al carbonio fino al 2000 a.C. La maggior parte di essi erano armi da caccia. Oltre a spade e giavellotti, sono stati trovati anche trombe, asce, calderoni, secchi e recipienti per bere.
In Irlanda, fu scoperto anche l’oro durante l’Età del Bronzo. S’indossavano collane, orecchini, braccialetti,