Название | Una morte e un cane |
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Автор произведения | Фиона Грейс |
Жанр | Зарубежные детективы |
Серия | |
Издательство | Зарубежные детективы |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9781094305301 |
UNA MORTE E UN CANE
(UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DI LACEY DOYLE—LIBRO DUE)
FIONA GRACE
VERSIONE ITALIANA
A CURA DI
ANNALISA LOVAT
Fiona Grace
La scrittrice debuttante Fiona Grace è l’autrice della serie di GIALLI INTIMI E LEGGERI DI LACEY DOYLE, che include ASSASSINIO IN VILLA (Libro #1), UNA MORTE E UN CANE (Libro #2) e CRIMINE AL BAR (Libro #3). Fiona sarebbe molto felice di sentirvi, quindi visitate www.fionagraceauthor.com per ricevere ebook, sentire le ultime novità e restare in contatto con lei.
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LIBRI DI FIONA GRACE
UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DI LACEY DOYLE
ASSASSINIO IN VILLA (Libro #1)
UNA MORTE E UN CANE (Libro #2)
CRIMINE ALLA BAR (Libro #3)
INDICE
CAPITOLO UNO
Il campanellino sopra alla porta tintinnò. Lacey sollevò lo sguardo e vide un gentiluomo di una certa età che era appena entrato nel suo negozio di antiquariato. Era vestito come un uomo di campagna inglese, cosa che sarebbe apparsa strana nella vecchia casa di Lacey – a New York – ma che qui, nella cittadina balneare di Wilfordshire, in Inghilterra, rientrava nella normalità. Solo che Lacey non aveva mai visto quest’uomo, e c’era da dire che ormai conosceva buona parte dei residenti nella piccola località. La sua espressione confusa la indusse a chiedersi se non si fosse magari perso.
Rendendosi conto che l’uomo poteva avere bisogno d’aiuto, coprì rapidamente il ricevitore del telefono che stava tenendo in mano – era occupata in una conversazione con la Protezione animali – e chiamò dal bancone: “Sono da lei fra un secondo. Finisco la chiamata e arrivo.”
L’uomo parve non sentirla. La sua concentrazione era tutta presa da uno scaffale pieno di piccole statuine di cristallo satinato.
Lacey capì che era il caso di chiudere in fretta la sua telefonata con il centro protezione animali per potersi occupare del confuso cliente, quindi levò la mano dal ricevitore e disse: “Mi scusi. Può ripetere quello che stava dicendo?”
La voce dall’altra parte era di un uomo, e sembrava stanca quando sospirò. “Quello che stavo dicendo, signorina Doyle, è che non posso passare informazioni sul personale. È per motivi di sicurezza. Sono certo che potrà capire.”
Lacey aveva già sentito parlare di quelle regole. Aveva chiamato il centro di protezione animali per poter adottare ufficialmente Chester, il pastore inglese che le era capitato per mano più o meno insieme al negozio di antiquariato dove ora stava in affitto (i precedenti proprietari, che avevano gestito quello spazio prima di lei, erano morti in un tragico incidente e Chester era tornato a casa a piedi, percorrendo un sacco di chilometri). Ma lei era rimasta del tutto scioccata quando la donna all’altro capo del telefono le aveva chiesto se lei fosse parente di Frank Doyle, il padre che l’aveva abbandonata quando aveva sette anni. Poi era caduta la linea e lei aveva ritelefonato ogni giorno da allora, per rintracciare la donna con cui aveva parlato. Ma ora le chiamate venivano tutte filtrate da un centralino che si trovava nella vicina cittadina di Exeter, e Lacey non era ancora riuscita a parlare con la donna che in qualche modo conosceva il nome di suo padre.
Lacey strinse la mano che teneva la cornetta