Название | Solo chi è valoroso |
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Автор произведения | Морган Райс |
Жанр | Героическая фантастика |
Серия | Come funziona l’acciaio |
Издательство | Героическая фантастика |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9781094310251 |
TRADITA (Libro #3)
DESTINATA (Libro #4)
DESIDERATA (Libro #5)
PROMESSA (Libro #6)
SPOSA (Libro #7)
TROVATA (Libro #8)
RISORTA (Libro #9)
BRAMATA (Libro #10)
PRESCELTA (Libro #11)
OSSESSIONATA (Libro #12)
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INDICE
CAPITOLO UNO
Royce prese il primo cavallo che riuscì a trovare e corse via, incurante dei colpi tirati alle sue spalle, abbassandosi sul collo della bestia in modo che le frecce passassero oltre. La sua mente galoppava tanto quanto il cavallo, pensando al nobiluomo che aveva appena ucciso con una lancia.
Peggio ancora, si sentiva la testa piena di pensieri di Genevieve: era incapace di levarsi dalla mente l’immagine di lei lì, affacciata alla fossa dei combattimenti, proprio accanto all’uomo per cui l’aveva abbandonato. Quei pensieri lo indussero quasi a fermarsi per permettere agli uomini che lo inseguivano di raggiungerlo. Solo la sua rabbia continuava a spingerlo avanti, inducendolo a incitare il cavallo nel suo galoppo.
Da dietro arrivavano altre frecce, che colpivano però la pietra degli edifici circostanti o si conficcavano nei tetti di canne e fango. Alcune persone si lanciarono ai fianchi del cavallo che galoppava, e Royce fece del suo meglio per evitare di travolgerli. Significava lottare contro le redini, tirando la testa della bestia da una parte e poi dall’altra, mentre gli zoccoli battevano contro i ciottoli.
Il suono di altri zoccoli si unì al ridondante rumore dei suoi, e Royce capì che altri uomini a cavallo si erano lanciati nell’inseguimento. Forse alcuni di loro erano dei cavalieri, incaricati di fare il lavoro per i loro superiori, mentre i nobili se ne stavano al sicuro.
“Inseguitelo!” gridò uno di loro. “Uccidete l’assassino!”
Royce sapeva che non ci sarebbe stata speranza di una risoluzione pacifica se l’avessero preso. La pena per l’omicidio era la morte, e per di più lui aveva ucciso il loro duca proprio davanti ai loro occhi. Non si sarebbero arresi fino a che non fossero stati certi di catturarlo, o fino a che non ci fosse stata l’occasione di ritrovarlo.
Per adesso tutto quello che poteva fare era stare davanti a loro, affidandosi a un cavallo rubato e galoppando cambiando spesso direzione, sperando contro ogni probabilità di non cadere. Royce teneva stretta in mano la spada di cristallo, attento a non allentare la presa neanche per un istante.
Un cavaliere gli si avvicinò, la lancia tesa per trafiggerlo. Royce tagliò la punta dell’arma e poi colpì l’uomo che la brandiva. L’inseguitore cadde da cavallo e Royce continuò la sua corsa.
C’erano più uomini dietro di lui, troppi. Anche con la forza e l’abilità che aveva, Royce dubitava di potersela cavare contro così tanti uomini tutti insieme. Continuò invece a fuggire, cercando nel frattempo di elaborare un modo per potersela svignare una volta per tutte.
Uscì dal villaggio, allontanandosi sempre più dal forte mentre il suo cavallo galoppava lanciato in aperta campagna, saltando con le sue falcate solchi e montagnole sul quel terreno di contadini. Incontrarono anche dei piccoli corsi d’acqua e Royce si diresse verso il punto più stretto, spingendo il cavallo a saltare piuttosto che a galopparvi attraverso. Ogni passo più titubante sarebbe stato un passo di vantaggio per il gruppo di cavalieri che lo inseguivano.
Si