Sala Operativa . Джек Марс

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Название Sala Operativa
Автор произведения Джек Марс
Жанр Современные детективы
Серия Un Thriller Della Serie di Luke Stone
Издательство Современные детективы
Год выпуска 0
isbn 9781640299412



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è bello rivederla.”

      “Kurt, altrettanto.”

      L’atmosfera era tesa. Quelle persone non avevano trascorso gli ultimi due mesi a fare campeggio e a navigare. Anche fosse, Luke aveva preso un aereo per andare lì dal Maine immediatamente, e aveva scaricato il figlio dalla sua rabbiosa futura ex moglie, che vedeva tutto ciò come una conferma delle ragioni per cui stava divorziando. Si sarebbe potuto pensare che gli avrebbero offerto un po’ più di calore.

      Decise di seguire la corrente. Centinaia di persone erano morte quella mattina, e le persone in quella stanza, almeno, pensavano che si trattasse di un attentato terroristico.

      “Cominciamo?” disse.

      “Si sieda, prego,” disse Kimball.

      Era apparso miracolosamente un posto alla destra di Susan, e Luke sedette.

      Sullo schermo apparve la foto di una grande diga. Grande non era la parola giusta. Immensa era più corretta. Di fronte alla diga c’era un edificio di sei piani, il centro di controllo, con sotto sei saracinesche parzialmente aperte. L’edificio era sovrastato dalla diga che sorgeva alle sue spalle. Sull’orlo c’era una stazione di energia idroelettrica con file e file di trasformatori.

      “Luke, questa è la diga di Black Rock,” disse Kurt Kimball. “È alta approssimativamente cinquanta piani e contiene il lago di Black Rock, che è lungo sedici miglia, profondo centoventidue metri, e a ogni dato momento contiene circa duecentottantatremila metri cubi di acqua. Come probabilmente ha visto ai notiziari, appena dopo le sette di questa mattina le sei saracinesche che ha visto sul fondo si sono aperte completamente, e sono rimaste bloccate così per tre ore e mezza, finché i tecnici non sono riusciti a scollegarle dal sistema del computer che le attiva per chiuderle manualmente.”

      Kimball usò un puntatore laser per indicare le saracinesche.

      “Se guarda le saracinesche in relazione all’edificio, vedrà che sono piuttosto grandi. Ciascuna è alta dieci metri, il che significa che sono stati rilasciati in una volta sola sei getti di acqua di tre piani di altezza. La pressione dell’acqua del lago Black Rock ha mandato l’inondazione a valle a una velocità approssimativa di venti miglia all’ora, il che non sembra granché finché non ci si sta di fronte. Fino a questa mattina il Black Rock Resort si ergeva a tre miglia a sud della diga. Il resort era fatto quasi interamente di legno. L’iniziale muro d’acqua l’ha completamente distrutto e, per quel che ne sappiamo, i soli sopravvissuti sono una manciata di persone che erano partite presto per salire fino in cima alla diga, o per fare un giro in auto sulle strade panoramiche della zona.”

      “Quante persone c’erano al resort?” disse Luke.

      “C’erano duecentoottantuno ospiti registrati nel sistema di prenotazioni on line. Forse una ventina ha lasciato il resort prima dell’inondazione, o non ci è mai arrivato per una ragione o per un’altra. Tutti gli altri sono stati spazzati via e vengono dati per morti. Insieme ad altri disastri avvenuti a valle, ci vorranno molti giorni prima di avere un conteggio abbastanza accurato dei corpi.”

      Luke ebbe quella strana sensazione familiare. Tornava come una vecchia amica, un’amica che non vedevi da un po’ e che speravi di non vedere più. Arrivava come una nausea in fondo allo stomaco. Era la morte, la morte di persone innocenti, che si facevano gli affari loro. Luke aveva avuto a che fare con questa roba per troppo tempo.

      “Qualcuno ha cercato di avvertirli?” disse.

      Kimball annuì. “Gli impiegati del centro di controllo della diga hanno chiamato il resort al telefono non appena si sono accorti che le saracinesche erano aperte, ma apparentemente l’inondazione li aveva già raggiunti quando sono riusciti a mettersi in contatto con qualcuno. Qualcuno ha risposto, ma la conversazione è finita quasi immediatamente.”

      “Gesù. E quali sono i disastri a valle a cui ha accennato?”

      Sullo schermo apparve una mappa. Mostrava il lago, la diga, il resort e i paesi vicini. Kimball indicò una città. “La città di Sargent si trova a sedici miglia a sud del resort. È un paese di duemilatrecento persone, e un portale per i visitatori del parco nazionale. Per la maggior parte Sargent è situata su una collinetta, e la cittadina è stata avvertita un po’ meglio del resort. Sono stati avvertiti a sufficienza, in effetti, perché partissero le sirene di emergenza prima dell’arrivo dell’inondazione. Con sedici miglia in più da percorrere, l’acqua a Sargent ha colpito con meno forza, e molte case e edifici hanno resistito alla forza iniziale dell’inondazione e non sono stati distrutti. Alcune case a bassa quota comunque sono state sommerse rapidamente. Più di quattrocento persone di Sargent sono momentaneamente disperse e presunte morte.”

      Luke fissò lo schermo mentre il puntatore laser di Kimball cadeva sulle cittadine di Sapphire, Greenwood e Kent, ciascuna in qualche modo più distante dalla diga della precedente, e ciascuna sul sito di un disastro di suo. La scala era devastante, e anche se le saracinesche erano state chiuse l’inondazione avrebbe continuato a spingersi a sud e giù a valle per molti dei giorni seguenti. Due dozzine di città erano state evacuate, ma erano praticamente garantite altre vittime. Alcune persone in zone remote non erano scappate, o non ci erano riuscite.

      “E lei pensa che siano stati degli hacker? Com’è possibile?”

      Kimball guardò per la stanza. “Tutti qui sono autorizzati a sentire il seguito? Può per cortesia uscire chiunque non abbia l’autorizzazione?”

      Per la stanza si sparse un basso mormorare, ma nessuno si mosse. “Okay, presumo allora che tutti abbiano il diritto di stare qui. In caso contrario, saranno cazzi vostri. Ricordatevelo.”

      Tornò a voltarsi verso Luke.

      “La diga è stata costruita nel 1943 per creare l’elettricità così necessaria durante la guerra. È stata costruita ed è rimasta operativa fino a oggi sotto la Tennessee Valley Authority. Per la maggior parte della sua vita, le saracinesche venivano azionate da controlli meno sofisticati del telecomando del garage. Una ventina d’anni fa la TVA ha cominciato a cercare modi per risparmiare soldi automatizzando le loro dighe. I centri di controllo delle vecchie dighe idroelettriche sono incredibilmente inefficienti rispetto agli standard moderni. Fondamentalmente si mettono lì persone ventiquattr’ore su ventiquattro, e il loro lavoro consiste nel leggere e scrivere registri e di tanto in tanto nell’aprire e chiudere gli sfioratori. Le saracinesche non vengono aperte quasi mai.

      “La TVA stava pensando di poter aggregare dieci o venti centri di controllo di dighe diverse in uno solo, centralizzato. Perciò hanno aggiornato retroattivamente molte dighe con software che possono essere azionati da remoto. La Black Rock era una di quelle. Stiamo parlando di un software semplicissimo – sì vuol dire aprire le saracinesche, no vuol dire chiuderle. Per una ragione o per un’altra, non hanno mai creato il centro di controllo centralizzato, però hanno creato il software connesso a internet, nel caso in cui avessero deciso di farlo. L’ultima goccia, per così dire, è che la scienza del criptaggio all’epoca esisteva appena, e il software non è mai stato aggiornato dalla sua installazione.”

      Luke lo fissò, sconvolto.

      “Sta scherzando.”

      Scosse la testa.

      “Era facile dirottare il sistema. È solo che nessuno aveva mai pensato di farlo, prima. Quale terrorista saprebbe dell’esistenza di quella diga? È in un angolo remoto di uno stato rurale. Non si prendono tanti punti visibilità con un attentato a Sargent, Carolina del Nord. Però, come abbiamo scoperto, le conseguenze sono devastanti come se avessero attaccato Chicago.”

      Susan parlò per la prima volta durante la presentazione di Kimball. “E la cosa peggiore è che ci sono centinaia di dighe come quella per tutti gli Stati Uniti. La verità è che non sappiamo neanche quante ce ne siano, né quante di esse siano vulnerabili.”

      “E perché pensiamo che siano stati i cinesi?” disse Luke.

      “I nostri hacker della National Security Agency hanno tracciato l’infiltrazione fino a giungere a una serie di indirizzi IP della Cina settentrionale. E abbiamo tracciato comunicazioni con quegli