Название | Prima Che Senta |
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Автор произведения | Блейк Пирс |
Жанр | Современные детективы |
Серия | Un Mistero di Mackenzie White |
Издательство | Современные детективы |
Год выпуска | 0 |
isbn | 9781640293052 |
Mackenzie ed Ellington si scambiarono uno sguardo disorientato. Mackenzie stava cominciando a capire meglio lo sceriffo e il suo modo di gestire le cose. Anche se era un po’ rozzo, a Mackenzie non dispiaceva affatto, se si escludevano il linguaggio e il sessismo involontario.
Mackenzie ed Ellington sedettero alla scrivania di Clarke per riesaminare ila documentazione esistente sul caso, mentre fuori calava il buio.
CAPITOLO CINQUE
Poco prima che Frances arrivasse con il caffè, tornò l’agente Lambert. Adesso che non era più chino sul cellulare, Mackenzie si accorse che era giovane, doveva avere sui trent’anni. Trovava strano che fosse un altro agente a fare da braccio destro a Clarke, invece di un vicesceriffo, ma non diede peso alla cosa.
La città è piccola, si rammentò.
I quattro erano seduti alla scrivania di Clarke, intenti a riesaminare i documenti. Clarke sembrò più che contento di lasciare a Mackenzie il timone, che dal canto suo apprezzò il cambiamento nell’atteggiamento dello sceriffo... adesso la accettava come sua pari.
“Dunque, partiamo dal caso più recente” disse Mackenzie. “Ellis Ridgeway, cinquantasette anni. Come ho avuto modo di constatare di persona, ha un figlio estremamente arrogante ed egocentrico. A parte il fatto ovvio che era cieca, cos’altro potete dirmi su di lei?”
“In pratica è tutto” disse Clarke. “Era una signora dolce. Da quel che ho capito, tutti alla casa di riposo le volevano bene. Quello che mi spaventa di tutta questa storia è che l’assassino doveva avere confidenza con lei, giusto? Doveva sapere che sarebbe uscita dalla struttura per prenderla di mira.”
“Anch’io ci avevo pensato” disse Mackenzie. “Ma se queste morti sono collegate – e sicuramente lo sembrano – questo significa che se è stato qualcuno del posto che la conosceva ad ucciderla, di sicuro ha dovuto viaggiare parecchio. L’altra vittima era... a due ore e mezza da qui?”
“Quasi tre” confermò Clarke.
“Appunto” disse Mackenzie. “Sapete, per un po’ mi sono persino chiesta se potesse essere stato un altro ospite, ma Randall Jones mi ha assicurato che nessuno l’ha seguita ieri. A quanto pare è dimostrato dal filmato della videocamera, che però non abbiamo ancora visionato, grazie all’interferenza di Langston Ridgeway. In quanto agli ospiti o al personale, non ci sono prove che qualcuno sia uscito durante l’assenza della signora Ridgeway.”
“E poi, tornando al primo omicidio” disse Ellington, “dovremo andare a parlare con i parenti, presto. Cosa può dirci della prima vittima, sceriffo?”
“Be’, viveva in un’altra casa per non vedenti” disse. “E tutto ciò che so è nel fascicolo che avete anche voi. Come ho già detto, è a quasi tre ore da qui, praticamente nella Virginia occidentale. La struttura non è messa bene, a quanto ho capito. Più una scuola che una casa, credo.”
Fece scivolare verso Mackenzie il foglio con il breve verbale della polizia della prima scena del crimine. Era avvenuto in una città chiamata Treston, a circa quaranta chilometri da Bluefield, nella Virginia occidentale. Il trentottenne Kenneth Able era stato strangolato a morte. C’erano leggere abrasioni intorno agli occhi. Era stato trovato nascosto nell’armadio della stanza in cui passava la maggior parte del tempo nella struttura.
I fatti erano raccontati in modo robotico, senza dettagli. Anche se c’era scritto che le indagini erano in corso, Mackenzie dubitava che avessero preso sul serio il delitto.
Adesso però scommetto di sì, pensò.
Questa nuova morte era troppo lampante per negarla. Le vittime erano troppo simili, così come i segni di violenza sui corpi.
“Ho chiesto a Randall Jones di compilare una lista di dipendenti e persone connesse con la casa su cui nutre anche il minimo sospetto” disse Mackenzie. “Direi che la prossima mossa sia parlare con qualcuno a Treston per vedere se ci sono collegamenti.”
“Lo svantaggio è che Treston è maledettamente lontano” fece notare Ellington. “Anche se fila tutto liscio, dobbiamo mettere in conto il tempo necessario per spostarci. A quanto pare, non sarà possibile chiudere il caso così velocemente come l’illustre signor Ridgeway vorrebbe.”
“Quando arriverà il referto del medico legale?” chiese Mackenzie.
“Mi aspetto di sentire qualcosa entro poche ore” disse Clarke. “Anche se un esame preliminare non ha evidenziato niente di evidente. Né impronte digitali, né capelli o altro.”
Mackenzie annuì e tornò a guardare il fascicolo. Aveva appena iniziato a esaminarlo in modo più approfondito quando il suo cellulare squillò. Lo prese e rispose: “Qui agente White.”
“Sono Randall Jones. Come mi ha chiesto, ho quella lista di nomi. È piuttosto breve e comunque sono sicuro che tutti si dimostreranno estranei ai fatti.”
“Chi sono queste persone?”
“C’è un addetto alla manutenzione che non è molto affidabile. Ieri ha lavorato tutto il giorno, smontando poco dopo le cinque. Ho chiesto in giro e nessuno sembra averlo visto tornare. Poi c’è un altro uomo che lavora per i servizi sociali. A volte viene per fare giochi di società e passare un po’ di tempo con gli ospiti. Di tanto in tanto fa anche aiuta anche con le pulizie o a spostare mobili.”
“Potrebbe mandarmi nomi e recapiti per messaggio?”
“Ma certo” disse Jones, chiaramente non contento di dover considerare quegli uomini come sospettati.
Mackenzie terminò la chiamata e si voltò verso i tre uomini nella stanza. “Era Jones con due possibili sospettati. Un manutentore e un volontario che intrattiene gli ospiti. Sceriffo, a breve dovrebbero arrivarmi i nomi, le dispiace controllarli e...”
Il cellulare la avvisò che era arrivato il messaggio in questione. Lo mostrò allo sceriffo Clarke, che scrollò le spalle, scoraggiato.
“Il primo, Mike Crews, è il manutentore” disse. “So per certo che ieri sera non ha ucciso nessuno perché era con me a bere una birra al Rock’s Bar. E questo dopo essere stato a casa di Mildred Cann per aggiustare gratis il suo condizionatore. Quindi posso già dirvi che Mike Crews non è il vostro uomo.”
“E che mi dice dell’altro nome?” chiese Ellington.
“Robbie Huston. L’ho sempre visto soltanto di sfuggita. Se non sbaglio, lavora nei servizi sociali a Lynchburg. Da quel che so, alla Wakeman è considerato una specie di santo. Legge agli ospiti, è molto simpatico. Come dicevo, viene da Lynchburg, che si trova ad un’ora e mezza da qui, proprio sulla strada per Treston.”
Mackenzie tornò a guardare il messaggio di Jones e salvò il numero di Robbie Huston. Era una pista debole, ma almeno era qualcosa.
Guardò l’orologio e vide che erano quasi le sei. “Quando dovrebbero tornare il suo vice e gli altri agenti?” chiese.
“Presto. Comunque finora non mi hanno segnalato niente. Se intanto volete avviarvi, vi aggiorno se cambia qualcosa.”
“Per me va bene” disse Mackenzie.
Raccolse i fogli del fascicolo e si alzò in piedi. “Grazie per il suo aiuto.” disse allo sceriffo.
“Nessun problema. Vorrei solo poter fare di più. Se volete, posso chiedere alla polizia di stato di venire a darci una mano. Stamattina erano qui, ma se ne sono andati subito, però credo che alcuni agenti rimarranno in città per qualche giorno.”
“Le farò sapere se ce ne sarà bisogno” disse Mackenzie. “Buona serata, signori.”
Detto ciò, lei ed Ellington se ne andarono. La lobby era deserta e Frances a quanto pareva aveva finito il suo turno.
Nel